Triestina, la Curva Furlan dice no...

06.02.2016 22:30 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Fonte: il piccolo
Triestina, la Curva Furlan dice no...

Al contrario del Centro di coordinamento, il gruppo della Curva Furlan ha deciso che continuerà a non andare allo stadio Rocco. «La curva è compatta su questa scelta – spiega il portavoce Lorenzo Campanale – abbiamo sofferto tanto, aspettiamo ancora questi 40-50 giorni. Solo allora si saprà se c’è davvero un proprietario con cui parlare. La decisione del Centro? Abbiamo condiviso tante cose, ma ognuno fa le sue scelte in massima libertà». La decisione è arrivata giovedì sera dopo una lunga riunione, al termine della quale la curva ha emesso un comunicato. Il gruppo sottolinea che la protesta non riguardava solo la gestione Pontrelli, ma voleva essere un punto di svolta rispetto a tutto il passato, per ripartire solo con un futuro di un certo tipo. «L’aver scelto di essere i proprietari del marchio – inizia il comunicato della curva - implica gravose responsabilità. Il motivo per cui il gruppo ha deciso alcuni mesi fa di promuovere l'idea di ritirare il marchio alla Triestina 2012 non è stato, come forse alcuni erroneamente hanno pensato, solo un'avversione verso la gestione Pontrelli, ma la volontà di mettere un punto, una "cerniera" di chiusura, di un'epoca disastrosa, nella quale diverse gestioni demenziali stavano portando il calcio a Trieste verso una deriva senza via d'uscita. Un punto  a capo da dove eventualmente ricominciare, ma solo attraverso personaggi e progetti finalmente limpidi e costruttivi». Preso atto che la conferenza con tutti i tifosi è stataun passo avanti e più di qualcuno dei pretendenti alla Triestina ha deciso di metterci la faccia, per la curva non è però ancora arrivato il momento di tornare. Ma una differenza rispetto a prima ci sarà, come spiega il comunicato: «Non cambiamo atteggiamento, l’unica differenza è che decade il motivo di contestazione fuori dallo stadio: quello si, finalizzato alla battaglia contro Pontrelli, e quindi oggi priva di senso. Domenica non saremo nè dentro nè fuori la Curva Furlan e riteniamo giusto dettare una linea per chi aspettava una nostra posizione netta e decisa dopo i fatti recenti. Rimaniamo vigili in attesa degli sviluppi che potrebbero vedere presto, con le dovute garanzie, il nostro ritorno, ma solo davanti alla nascita d'un nuovo percorso».