Turris, quando va l'attacco ma la difesa...

17.10.2017 13:00 di  Nicolas Lopez   vedi letture
Fonte: tuttoturris.com
Turris, quando va l'attacco ma la difesa...
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E' successo tutto ed il contrario di tutto in Turris-Sarnese. I corallini hanno realizzato 3 reti, quasi tante quante segnate in totale nelle 6 gare precedenti (4), ma allo stesso tempo ne hanno subito sempre 3, una in meno rispetto a quante ne avevano rimediate finora (4). Dati che dunque evidenziano il paradosso verificatosi ieri al Liguori: ad un ritrovato cinismo offensivo ha fatto da contraltare una difesa non all'altezza come nelle uscite anteriori, dove invece era stata uno dei punti di forza.

PRO E CONTRO - La retroguardia biancorossa ha sofferto maledettamente gli inserimenti degli esterni della Sarnese, ma soprattutto la fisicità di Favetta, che ha quasi sempre avuto la meglio sia su Sall che su Follera, creando puntualmente pericoli sui lanci dalle retrovie. Un vero peccato, perché dopo la rete di Improta in quel di Altamura l'attacco corallino sembra essersi sbloccato. L'ex Campobasso si è confermato dal dischetto, ma è arrivata la prima esultanza anche per Pontillo e Borriello, con quest'ultimo che è risultato tra i più vivaci.

IL FALSO NUEVE E LA BOCCIATURA - Tre gol che non sono bastati per portare a casa la vittoria, ma quantomeno potrebbero indurre mister Carannante ad insistere sul tridente brevilineo. Le difficoltà nell'attacco corallino restano, come la ormai chiara necessità di dover reperire un centravanti classico nel mercato invernale, ma almeno il tecnico corallino in questo modo sembra aver trovato una soluzione tampone in attesa di dicembre. Un'alternativa tattica che sembra dare meno punti di riferimento alle difese avversarie, ma ovviamente la mancanza di un vero e proprio numero 9 la si paga quando bisogna inseguire o trovare il gol a tutti i costi, magari sfruttando anche i calci piazzati. Tuttavia ieri nemmeno l'ingresso di due prime punte come Longobardi e Pagano è servito a dare maggior peso specifico in avanti, tant'è vero che la presenza di ben 5 attaccanti nel finale non si è tradotta in occasioni pericolose nella metà campo avversaria.

LA PRESA DI COSCIENZA - Dopo 7 giornate il Liguori resta ancora un tabù per la Turris, ma tutto sommato chiedere di più alla squadra in questo momento potrebbe risultare ingeneroso quanto inutile, visti ormai anche gli evidenti limiti presenti in rosa e che non potranno essere riparati prima di dicembre. Nonostante tutto, senza la penalizzazione gli uomini di Carannante sarebbero a quota 10 punti, un bottino in linea con gli obiettivi dichiarati e forse anche troppi, considerando che nelle ultime 2 uscite è stato adattata una mezzala al centro dell'attacco e che in generale l'età media della rosa è molto bassa. Sul campo 2 sole lunghezze differenziano la Turris odierna da quella dell'anno scorso dopo 7 giornate, quella dei grandi nomi e dei grandi traguardi...

RESISTERE IN ATTESA... - E' indubbio che a questo punto qualche piccolo errore sul mercato è stato fatto, nonostante qualche campanello d'allarme fosse già suonato in anticipo. Il fatto che Carannante sperimenti il falso nueve con il giovane Sorriso, pur avendo due prime punte a disposizione, è emblematico. Ma anche questo era da mettere nel conto quando, con tanto di acclamazione popolare unanime, si è insediata una proprietà completamente "vergine" in questo contesto. Così come l'ambiente ha spinto perché questa proprietà rilevasse la Turris, nonostante le remore di un presidente alle prime armi con la serie D e una serie di rischi legati alla precedente gestione che pian pianino si stanno rivelando fondati, ora allo stesso tempo le si deve dare il tempo fisiologico di sbagliare e di fare tesoro dei propri errori.

IL BUON SENSO - Gli applausi di gran parte della tifoseria a fine gara dimostrano che la piazza ha piena consapevolezza della situazione e fiducia nei confronti del club. E tale deve rimanere per rimanere a galla fino a dicembre, in attesa di quei rinforzi richiesti esplicitamente da Carannante e oggettivamente necessari, vista anche la mazzata dalla Procura Federale. Se in estate già si diceva che sarebbe stata dura, ora col -6 serve l'impresa per conquistare la salvezza!