Varese, mister Tresoldi: "In una situazione normale non sarei qui"

A fine partita, dopo aver rifilato un secco 5-0 al Pavia, in trasferta, il tecnico del Varese Paolo Tresoldi porta con sé in sala stampa anche il suo staff, il preparatore atletico Massimiliano Gioia e il preparatore dei portieri Oscar Verderame, e il motivo è presto detto: “Troppo spesso vengono dimenticati o ricordati nelle sconfitte e nelle vittorie si dimentica. E’ giusto venissero qua perchè rappresentano setimane di duro lavoro”.

Il Varese ha trovato tutto quello che mancava, la vittoria, ma soprattutto la concretezza: “La grossa differenza è stata proprio questa. Non dimentico le altre partite, quelle in cui non abbiamo meritato di non vincere sono poche. Il lavoro dà i suoi frutti. oggi li abbiamo raccolti”.

Brutta, bruttissima la sfuriata finale che ha visto protagonisti Zazzi e Filomeno per un pallone non passato prima del triplice fischio: “Un po’ di nervosisto vista la situazione ci può stare, ma l’episodio non ci sta e ne parleremo in spogliatoio dove ho tanti allenatori e due persone di grande esperienza”.

Prima della sfida la panchina era in bilico e Tresoldi interviene a riguardo: “In una condizione normale, dopo 13 partite senza vincere nessun allenatore si troverre qui al suo posto come ma. Ma in questo periodo di cose normali se ne sono viste ben poche. Penso che una vittoria non faccia cambiare idea; io ho iniziato da poco a fare questo lavoro, siamo ancora nei playout e non mi va di vantarmi di una vittoria per quanto rotonda e meritata. La panchina del Varese è ambita da tanti, essere in bilico non mi spaventa, anche i giocatori hanno letto i nomi sui giornali e hanno risposto in campo. Continuo a difendere quello che abbiamo fatto”.