Venezia, Favarin: "Ora lo scudetto"

26.04.2016 15:00 di Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: corriere veneto
Venezia, Favarin: "Ora lo scudetto"

«E’ stata una cavalcata entusiasmante». mister Giancarlo Favarin riavvolge il nastro all’indietro. Arrivato a novembre, dopo l’esonero di Paolo Favaretto, il tecnico pisano festeggia la seconda promozione in Lega Pro sulla panchina del Venezia, l’ottava della sua carriera.

La prima volta quattro anni fa, sotto la gestione del russo Yuri Korablin, conclusa con la conquista dello scudetto dilettanti. «Due promozioni straordinarie entrambe – dice – perché a Venezia è tutto più bello». E anche stavolta proverà a rincorrere il tricolore: «Il Venezia non partecipa tanto per partecipare. Daremo tutto quel che possiamo per arrivare in fondo». Ma la cavalcata degli arancioneroverdi ha incontrato i suoi ostacoli. «La partenza in ritardo, per prima cosa», ricorda Favarin che ha ben presente come a fine luglio, con la società a stelle e strisce nata da poco, la squadra era stata allestita da zero in velocità. E poi a novembre la crisi più grave, con l’avvicendamento in panchina: «Quando si cambia allenatore vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. Qualche giocatore è stato sacrificato, ha giocato meno, ma tutti si sono messi a disposizione pensando all’obiettivo finale». La rincorsa serrata con il Campodarsego è durata fino allo scontro diretto al Penzo, ma da marzo in poi è stato tutto in discesa.

«Quando si raggiunge un traguardo importante – chiude Favarin – si deve tenere conto del merito di tutti, dei giocatori, dei dirigenti, di Perinetti che ha costruito una squadra di grande livello». E adesso i due lavoreranno per allestire una squadra altrettanto importante per la stagione futura: perché il prossimo obiettivo è la serie B. L’accordo di massima con Favarin c’è già, visto che con il suo arrivo a novembre era previsto il rinnovo in caso di promozione. «Ci sarà l’ufficializzazione con il ritorno del presidente, con il quale inizieremo a gettare le basi per la prossima stagione», conferma il direttore sportivo Giorgio Perinetti. Calatosi nella categoria dilettanti, dopo mille successi nelle serie superiori, il ds a luglio scorso aveva dovuto creare da zero la squadra in tempi ridottissimi. «Abbiamo vissuto molte tribolazioni iniziali, ma siamo riusciti ad allestire un organico abbastanza buono, poi corretto in corsa. Abbiamo fatto i conti anche con arbitraggi discutibili — ricorda il ds — ma quando siamo tornati al vertice sono arrivati arbitri migliori. Ora pensiamo allo scudetto dei dilettanti, vogliamo giocare fino alla fine. E intanto pensiamo a gettare le basi per l’anno prossimo: il presidente definirà il budget e penso proprio che alcuni giocatori saranno confermati».

Il più «longevo» al Venezia è Francesco Cernuto, alla terza stagione in arancioneroverde. «Non abbiamo smesso per un secondo di crederci. Siamo partiti come favoriti – osserva il difensore – alla lunga è venuto fuori il valore di questa squadra». E nella giornata di ieri sono arrivati i complimenti anche da alcuni protagonisti del passato. «Sono contento per la città e per il ds Perinetti. E’ stato un successo meritato, auguro al Venezia le migliori fortune», sono le parole di Beppe Iachini che in laguna da giocatore ha vissuto la promozione in serie A: «Da calciatore è stata una bellissima esperienza, una pagina di calcio che non dimentico. Venezia è una piazza che merita grandi palcoscenici». E il venezianissimo Paolo Poggi, indimenticato bomber sempre legato alla squadra, guarda al futuro: «Il ritorno del Venezia tra i professionisti è una cosa normale, perché questo è il suo posto. Adesso viene il bello. Lo straordinario inizierà dalla prossima stagione, con una proprietà finalmente solida. La piazza ha ambizioni molto alte, anche per una Lega Pro competitiva».