Venezia, Perinetti attacca: "Incomprensibile l'indifferenza ai progetti di questa società"

12.02.2016 18:00 di  Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: il gazzettino
Venezia, Perinetti attacca: "Incomprensibile l'indifferenza ai progetti di questa società"

Il Venezia torna a marciare spedito e continua a suon di vittorie l’inseguimento alla capolista Campodarsego. Nessuno scossone alla classifica dopo il turno infrasettimanale che ha confermato i padovani in testa con tre punti di vantaggio sugli arancioneroverdi, a loro volta sempre a +5 sull’Este. «A Motta di Livenza abbiamo strappato un successo di carattere – sottolinea il ds Giorgio Perinetti – contro la squadra che, come all’Este, sa esprimere davvero un buon gioco. I trevigiani meritano un plauso, noi pure perché siamo riusciti a portare a casa tre punti pur avendo giocato in dieci nell’ultima mezzora». A lasciare i compagni in inferiorità numerica è stato l’attaccante Lattanzio, autore del momentaneo 1-0 e poi cacciato per doppia ammonizione. «È stato sanzionato con molta fiscalità per una simulazione che inesistente, ma purtroppo dalla serie A in giù sembra non esistere una via di mezzo e quando l’attaccante cade in area o è rigore o si è buttato. Mi pare un’interpretazione errata e che ci ha penalizzato, come in generale una direzione di gara (al Samassa ha diretto Tursi di Valdarno, ndr) ancora una volta molto arrogante e priva di buon senso». A salvare il Venezia sono state anche alcune buone parate del portiere Vicario. «Abbiamo concesso troppo? Siamo in una situazione delicata – spiega Perinetti – con parecchi acciacchi che ci costringono a cambiare spesso. A Motta mancavano Carbonaro e Ferrante, con quest’ultimo che ne avrà ancora per un mesetto, poi Calzi aveva la febbre come Cernuto che ha ugualmente giocato, mentre Taddia veniva da un infortunio. Non è facile ma la testa è quella giusta per continuare a mettere pressione a un Campodarsego che ha rimontato il Monfalcone anche grazie a un rigore che non c’era». Domenica al Penzo (ore 14.30) arriva un Abano reduce dal ko con la Luparense ma tranquillo a metà classifica. «Il 2-2 dell’andata fu segnato da errori clamorosi a nostro sfavore, dal gol annullato a Gualdi al loro pareggio con la palla uscita dal campo. Senza quei primi episodi oggi in testa ci sarebbe il Venezia. A noi però interessa continuare così, sperando che i tifosi vengano allo stadio: grazie a chi c’è sempre, ma rimane incomprensibile l’indifferenza di molti altri ai progetti di questa società e alla competitività della squadra».