Ercolanese, nasce il club dei tifosi: "Nostra passione mai più umiliata"

Fonte: Il mattino
Ercolanese, nasce il club dei tifosi: "Nostra passione mai più umiliata"
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Un’attestazione di passione, espressione del desiderio di rinascere per riappropriarsi di un pezzo della propria tradizione. Arriva da Ercolano, in uno dei momenti più bui della storia del calcio cittadino. È stato infatti inaugurato, in via Panoramica n.50, a due passi da quella che per anni è stata la sede storica della società granata, il Club Ercolanese 1924. «Perché creare un club quando non esiste neanche una società di calcio che rappresenta la nostra città? Perché abbiamo l’obbligo morale di tenere viva non solo la memoria, tramandata dai nostri nonni e padri, ma anche la speranza per le future generazioni». 

Dietro l’iniziativa non c’è solo un club di tifosi, c’è un’associazione che si propone di intervenire sul territorio, tra calcio e sociale, magari fungendo da supporto ad una futura compagine societaria. Presenti all’inaugurazione della sede, ieri sera, gli storici calciatori granata Fiorito e Tufano, gli ex Caso Naturale, Gatta e Orefice, ed il tecnico del Gragnano Rosario Campana. Il taglio del nastro è stato affidato alle mani di Antonio Iuliano, storico magazziniere dell’Ercolanese, e di Francesco, giovane portiere di una scuola calcio di Ercolano. Proprio a testimonianza della volontà di tramandare di generazione in generazione la tradizione granata.

È intervenuto anche il sindaco della città degli Scavi, Ciro Buonajuto, che non ha risparmiato decise stoccate alle società che hanno scandito la storia recente dell’Ercolanese. «Hanno fatto di tutto per toglierci l’entusiasmo, che invece c’è ed è sano. Quello di questa sera è un segnale incoraggiante per eventuali dirigenze future. Le società passate sono state abili a scaricare responsabilità, attribuendo colpe a tifosi, stadio e sindaco. Ercolano è una città perbene con una tifoseria seria, che merita una società seria. Stadio e curva? Richieste legittime. A breve avremo progetto esecutivo e partirà la gara. Però uno stadio senza una società seria non serve a nulla. Se c’è un presidente seriamente motivato, io posso anche dargli lo stadio in gestione per 20 anni, altrimenti sentiremo nuove scuse. La curva la faremo. Sono curioso di sapere, a quel punto, quanti imprenditori seri si avvicineranno. Non cerchiamo cialtroni, non vogliamo più che la nostra passione sia umiliata come lo scorso anno. Dimostriamo di essere una città capace di accogliere imprenditori seri. Io farò la mia parte».