Bari, è totonomi

16.08.2018 08:30 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: corriere dello sport
Bari, è totonomi

L’ultima flebile fiammella di spenza per arpionare un posto in Serie C, va lentamente spegnendosi. Poi sarà quel che sarà. Il Bari sicuramente, o quasi, ripartirà dalla prima categoria nazionale, e dilettanti, la Serie D.

Ora parole e opere a Cristiano Giuntoli. Tutto è affidato alla consolidata abilità tecnica e organizzativa del Direttore sportivo del Napoli al quale Aurelio De Laurentiis ha demandato il compito di costruire il Bari.

La ricostruzione. Le prime decisioni del dirigente fiorentino subito dopo ferragosto. Saranno sicuramente ufficializzate le prime figure a cui affidare materialmente la gestione della società. La prima sarà quella di ufficializzare il nome di Matteo Scala in qualità di direttore generale, lo stesso ruolo che ha ricoperto nel Carpi dove si è formato il feeling con Giuntoli. Importantissima sarà la supervisione e la gestione dell’intero settore giovanile che con ogni probabilità sarà affidata a Filippo Galli. Un nome, una garanzia. Uno abituato a gestire grandi imprese come quella del settore giovanile milanista con cui ha vinto di tutto e di più.

Allenatore e giocatori. Nulla di scontato sul fronte allenatore. Fabrizio Castori ha detto grazie ma non posso, Gaetano Auteri è felicemente accasato a Catanzaro. Gli ultimi nomi usciti dal cilindro dei forse sono quelli di Leonardo Menichini, (Salernitana, Reggiana e Lucchese) e di Mario Petrone (Pisa, Catania, Ascoli). Sul versante calciatori sono pochi i nomi in circolazione. Si è parlato dell’ex capitano Gillet sul cui conto è in corso un serrato dibattito tra favorevoli e contrari. Si sta parlando anche del centrocampista siciliano Pietro Arcidiacono. Nella giostra dei nomi entrano anche Giuseppe Mattera ed ancora di Vano, Franchini, Nzola e Palumbo del Carpi. E poi c’è la necessità di tesserare almeno una decina di ottimi under 20, dei quali in serie D almeno in quattro devono obbligatoriamente essere in campo in tutte le competi- Lega Pro ormai lontana e ci si prepara per i Dilettanti zioni ufficiali.

Attesa finale. Intanto, in attesa di una schiarita (non tanto vicina) dopo gli innumerevoli pazzeschi temporali che si sono abbattuti sul calcio italiano dalla serie B in giù, il Bari continua la sua lenta risalita verso un campo di calcio. Con la sua dirigenza, con i suoi tecnici, con il suo organico. Tutto da ricostruire dalle fondamenta. Sia che si riprenda da un’ormai improbabile serie C, che dalla serie D che comunque nasconde ancora delle incognite. A cominciare dal girone in cui dovrà essere inserito l’ingombrante Bari di Aurelio De Laurentiis.

Regole e buon senso. I vertici della Lega dovranno tenere conto non solo del peso specifico di una squadra il cui ambito naturale non è quello della serie D, ma anche dalla presenza di una tra le più imponenti tifoserie di tutto il calcio italiano. Una tifoseria che, vale la pena ricordarlo ha gioiosamente “invaso” l’Olimpico di Roma con diecimila unità in occasione di un Roma-Bari di serie A del 22 novembre 2009. Oppure ha interamente occupato il San Nicola con oltre cinquantamila presenze in occasione di un semplice Bari-Latina, seppur importante per staccare un possibile biglietto verso la serie A. Quasi la normalità per la tifoseria barese. Figuriamoci partecipare a “piccole” trasferte come quelle della serie D. Senza ombra di dubbio si dovranno mettere sul piatto le questioni di ordine pubblico, che potrebbero indurre le autorità competenti a vietare la maggior parte delle trasferte ai tifosi baresi. Ancora una volta con buona pace di tutti.