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Molfetta, doppia operazione di mercato in entrata

15.07.2020 19:49 di Redazione NotiziarioCalcio.com Twitter:    vedi letture
UFFICIALE: Molfetta, doppia operazione di mercato in entrata

Un acquisto di prestigio e una conferma di assoluto livello in casa Molfetta.

Ufficiale l’arrivo in biancorosso di Marco Mingiano, attaccante corteggiatissimo in questa sessione di mercato e già vicino alla Molfetta Calcio la scorsa stagione. Classe ’95, leccese di San Cesario, Marco nella scorsa stagione ha siglato ben 10 reti in 25 gare con la maglia della Sangiustese in serie D, dopo aver disputato diversi campionati di alto livello in D ed Eccellenza con le maglie di Nardò e Gallipoli

“Sono contento di aver firmato per il Molfetta”- dichiara lo stesso Mingiano –“soprattutto perché volevo già venire lo scorso anno ed il fatto che la società mi ha ricercato mi ha lusingato. Quando un giocatore viene corteggiato così è impossibile dire di no. Tutti mi hanno voluto fortemente, dal Ds Frascati al mister Bartoli, e questo mi ha spinto fortemente a questa scelta. Io dovrò ripagare questa fiducia. Non vedo l’ora di cominciare e di togliermi, toglierci delle soddisfazioni che una grande città come Molfetta merita. Spero di raggiungere in primis tanti obiettivi con i miei compagni prima ovviamente dei miei obiettivi personali”.

Nonostante le insistenti richieste provenienti da alcuni club blasonati di Eccellenza, resta in biancorosso Giuseppe Pinto, classe ’93, tra i migliori nella scorsa stagione, e autentico baluardo difensivo a cui difficilmente mister Bartoli ha voluto rinunciare.

“Sono contento di restare per il quarto anno di fila ed essere attualmente il giocatore con più presenze con questa maglia in rosa. Darò il mio meglio per confermarmi anche in D e cercare di vincere. Ho assaporato questa categoria anni fa con la maglia del Brindisi, oltre alla C con quella del Barletta, e sono felice di ritornarci con questa maglia. Sicuramente sarà un campionato più bello del passato, professionale e adrenalinico considerando anche lo spessore delle squadre potenzialmente presenti e la grandezza, oltre che il blasone, degli stadi dove si andrà a giocare”.