Accademia Pavese, la svolta dopo la crisi

È tornato il sereno in casa Accademia Pavese. I sei punti nelle ultime due partite sono stati la medicina migliore per curare i mali della squadra, in un periodo in cui - dopo la prima parte di stagione esaltante - tutto sembrava improvvisamente girare storto, a partire dagli infortuni. Le cinque reti messe a segno nelle trasferte non facili di Vigevano a Cassano hanno anche interrotto l'astinenza da gol che rischiava di diventare un incubo.

«Finalmente abbiamo invertito la rotta – commenta l'allenatore Omar Albertini – sono stati sei punti veramente importanti, per la classifica innanzitutto ma anche per metterci nelle condizioni di raggiungere il prima possibile quella salvezza che ci consentirà di affrontare l'ultimo step di campionato con la tranquillità per esprimerci al meglio, senza frenesia. Questo è fondamentale per un gruppo giovane come il nostro». L'aspetto positivo - come conferma il mister - è che ora tutto è nelle mani soltanto dell'Accademia. Mancano quei sette punti per raggiungere la quota 36, da sempre indicata da Albertini come la “boa verso la tranquillità”. Bisogna farli e basta, senza aggrapparsi a calcoli.

«Continuiamo a lavorare a testa bassa – prosegue Albertini – giocandocela domenica dopo domenica, senza pensare ad altro. Ora arriva la Castanese e dobbiamo avere in mente solo questa partita. Anche perché già sappiamo che sarà un avversario impegnativo, che ha fame di punti per provare ad allungare. Ritroveremo un ex, Giuseppe Sindaco, che a Sant'Alessio si è fermato poco ma ha comunque fatto bene. E' un buon giocatore». La situazione infortuni in casa pavese non è ancora rosea. Alla lista dei lungodegenti (Coppini, Piras, Davenia) si sono aggiunte altre complicazioni: l'infortunio di Malcovati, Foppa e Cozzi, ma anche nuovi problemi che hanno fermato Grossi (poco fortunato in questo periodo) e un Gaudio che stringe i denti per la causa ma che è lontano dalla migliore condizione. Per fortuna i nuovi arrivati ora stanno ingranando. Alex Romano è stato il mattatore di domenica. «E' un ragazzo splendido – conclude Albertini – si è ambientato bene anche perché già conosceva molti compagni. Ha sempre segnato tanti gol. Inoltre ha trasferito in Eccellenza l'esperienza maturata in D. Sono contento anche di Riceputi e Buscaglia, che stanno dando una mano alla squadra».