Arcetana, mister Vinceti: «Impossibili i tamponi settimanali. Siamo dilettanti, vi spiego...»

19.01.2021 22:00 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Arcetana, mister Vinceti: «Impossibili i tamponi settimanali. Siamo dilettanti, vi spiego...»

Con le disposizioni emanate dal Dpcm uscito pochi giorni fa, il calcio dilettantistico italiano resterà fermo almeno fino al 5 marzo: uno stop che vale per tutte le categorie al di sotto della serie D. Nel caso specifico dell'Arcetana, anche in casa biancoverde proseguono le inevitabili riflessioni in merito al futuro del campionato di Eccellenza 2020/2021. "Questo non è più calcio, e si tratta di una realtà sotto gli occhi di tutti - sottolinea il trainer biancoverde Paolo Vinceti - Purtroppo, ritengo che l'annullamento dell'annata agonistica sia ormai lo scenario più logico: qualsiasi soluzione relativa a una possibile ripresa presenta degli ostacoli oggettivi, che col passare delle settimane diventeranno sempre più marcati. Innanzitutto, se a marzo la pandemia arretrasse in maniera significativa, di certo i vari campionati non sarebbero affatto nelle condizioni di ripartire sùbito: le varie squadre avrebbero bisogno di almeno 15-20 giorni per svolgere una preparazione in gruppo, necessaria dopo così tanti mesi di soli allenamenti individuali".

"Poi, disputare tutte le gare in calendario comporterebbe uno sforzo pressochè ingestibile - rimarca Vinceti - Bisognerebbe giocare una lunga serie di recuperi infrasettimanali, che metterebbero in difficoltà tanti giocatori e allenatori nel rispettare i rispettivi impegni professionali. Oggi come oggi, chi ha un attività lavorativa deve tenersela ben stretta: di conseguenza, non sarebbe certo il caso di chiedere una marea di permessi per giocare durante la settimana. Ricordiamoci sempre che qui si parla di calcio dilettanti, e non di serie A: scendere in campo così spesso comporterebbe uno sforzo molto pesante pure sul piano fisico. Infatti, è vero che nella stragrande maggioranza dei casi stiamo parlando di ragazzi giovani: tuttavia, si tratta pur sempre di persone che hanno una fitta serie di impegni familiari e lavorativi anche all'infuori dello sport. Un altro aspetto che andrebbe senz'altro considerato da parte di chi dovrà determinare le sorti della stagione".

Già da tempo, in tanti prospettano un dimezzamento del calendario gare: i fautori di questa ipotesi suggeriscono di giocare soltanto la fase di andata dei vari campionati, più eventuali spareggi di fine stagione. "Un altro scenario che non mi entusiasma affatto - afferma il trainer dell'Arcetana - Giocando solo 14 o 16 partite, di fatto i campionati si ridurrebbero ad avere un programma più simile a quello di un torneo estivo: nulla contro questo tipo di manifestazioni, ci mancherebbe, ma il calcio Figc è altro. Promozioni e retrocessioni sono verdetti che possono ovviamente condizionare il futuro di tante società: di conseguenza, per assegnarle in modo adeguato, servirebbe un numero di gare decisamente superiore rispetto a quello che si avrebbe giocando solo l'andata".

Vinceti è inoltre scettico sulla possibilità di effettuare tamponi settimanali, in maniera simile a quanto accade nelle categorie superiori: "Innanzitutto, lo sforzo economico per le società risulterebbe praticamente insostenibile. Inoltre, con le regole appena uscite, i giocatori risultati positivi al Covid dovranno stare fermi per due mesi: dunque, i tamponi non toglierebbero affatto i problemi relativi al regolare svolgimento dei campionati. La cosa migliore da fare sta nel guardare la situazione con una consistente e irrinunciabile dose di realismo - aggiunge il timoniere dell'Arcetana - Fin quando l'emergenza Covid-19 resterà un rischio tangibile per la collettività, sarà impossibile giocare dall'Eccellenza in giù: confido fortemente in una ripartenza da zero a settembre, sperando in un consistente miglioramento della situazione legato anche ai vaccini. Il calcio giocato manca a tutti noi, e ritengo che sia un sentire comune pure alle altre società: se si potesse noi saremmo pronti per tornare in campo nel più breve tempo possibile, ma adesso bisogna guardare in faccia la realtà e di conseguenza rendersene conto".

Intanto la classifica del girone A di Eccellenza è sempre cristallizzata alle prime 2 giornate, tra l'altro nemmeno disputate per intero: "Se il campionato dovesse ripartire, non penso che i rapporti di forza tra le varie squadre saranno stravolti - osserva Paolo Vinceti - Del resto, questa lunghissima sosta agonistica vale per tutti: nell'ipotesi di una ripartenza, i valori di ogni organico non tarderanno a emergere. Almeno per il momento, non intravedo nomi a sorpresa che possano inserirsi nella lotta per salire in D".