Arriva la sentenza: Gaeta prosciolto dal Tribunale Federale del Lazio

Eccellenza Lazio
12.10.2019 12:30 di  Francesco Pizzoccheri   vedi letture
Arriva la sentenza: Gaeta prosciolto dal Tribunale Federale del Lazio

Fare sport e calcio in particolare non è facile, ci vogliono spirito di sacrificio, dirigenti all’altezza, mezzi giusti, allenatori preparati e strutture idonee, con le difficoltà che si possono incontrare in ciascuno di questi ambiti. E noi della Asd Gaeta adesso, Asd Mistral Città di Gaeta fino a giugno scorso, abbiamo sempre operato rispettando le regole, quelle determinate dal diritto e quelle morali, altrimenti non avrebbe alcun senso portare avanti un progetto sportivo dirigenziale.

Qualche giorno fa il Tribunale Federale Territoriale del Comitato Regionale Lazio ha emesso una delibera di totale proscioglimento dell’allora presidente Paolo Ciccariello e del dirigente Maurizio Montagna in relazione a un esposto presentato dalla Presidente della società Asd Vigor Gaeta, Marianna Formato, in cui Maurizio Montagna era accusato di proselitismo nei confronti di quattro calciatori, con tale società tesserati, per convincerli a passare alla Mistral.

Un’accusa grave nei confronti di una persona integerrima e di comprovata onestà come Maurizio Montagna e diretta a una società che ha sempre agito in maniera trasparente e legittima, riportando con grandi sacrifici la città di Gaeta tutta ai lustri di un tempo, nel mondo del calcio.

L’accusa, poi rivelatasi infondata grazie anche al lavoro encomiabile dell’avvocato Enrico Lisetti al termine di un lungo procedimento disciplinare sostenuto, ha assunto più tristi contorni nel fatto di essere partita da un’altra associazione di Gaeta, in un contesto in cui la Mistral e l’Asd Gaeta hanno sempre cercato di remare insieme alle altre realtà calcistiche locali perseguendo l’unico intento di valorizzare il lavoro di tutti, per lo scopo di far crescere i settori giovanili gaetani.

La sentenza di cui sopra fa seguito a una precedente assoluzione, risalente al mese di maggio, che aveva coinvolto alcune società sportive su esposto per uno stage non autorizzato.
E’ inutile dover evidenziare la delusione e l’amarezza di situazioni che giungono come “coltellate” improvvise e che fanno riflettere sulla volontà di andare avanti nella prosecuzione di un progetto basato sulla passione oltre all’indubbio e gravoso impegno che va ricondotto all’assoluta onestà e voglia di fare di un gruppo di amici.