Calanca: "La Correggese batterà tutti i record"

Eccellenza Emilia Romagna
14.02.2019 15:30 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Fonte: gazzetta di reggio
Calanca: "La Correggese batterà tutti i record"

Quest’anno per la Correggese gli aggettivi si sprecano e la formazione di Cristian Serpini sta battendo ogni record possibile. «Da difensore non vorrei mai subire gol – commenta Alessandro Calanca – poi se proprio mi capita cerco di rimediare, segnando». Alessandro Calanca, classe 1996, difensore centrale assieme a Luca Valeriani è arrivato quest’anno a Correggio dopo aver militato nel Castelvetro per quattro anni. «Correggio è una splendida realtà con uno staff preparato e una squadra di ottimo livello».

Le era mai capitato un’annata come questa? «No. Ad inizio stagione tutti sapevamo che la squadra era stata costruita per vincere ma non mi sarei mai aspettato ai primi di febbraio di avere un vantaggio così importante sulla seconda. Direi che è gli sforzi che facciamo quotidianamente stanno emergendo ed è una bella soddisfazione». Questa Correggese dove vuole arrivare? «Vogliamo battere tutti i record, di punti, di gol siglati e subiti. Non sarà facile perché tutte le squadre che incontriamo giocano con il coltello fra i denti e vogliono cercare di batterci però ci stiamo provando ». Domenica però è arrivato un pareggio. «Può capitare anche perché il Nibbiano & Valtidone è una buona squadra. Siamo andati in vantaggio poi loro con due rigori hanno pareggiato e ad lì ci hanno impedito poi di fare altro. Fino ad ora è la miglior squadra che abbiamo incontrato». Alle 20,30 affronterete il Rosselli Mutina e domenica andrete a Campagnola. «Due squadre ostiche che stanno cercando di uscire dai playout e contro le quali non è mai facile di giocare. Il Rosselli è molto quadrata, ha buoni giocatori ed hanno fatto tribolare anche l’Agazzanese. Domenica scorsa sono andati in vantaggio per poi cedere i tre punti. Il Campagnola ha individualità importanti, un bel gruppo ed una tifoseria molto calda poi si tratterà di un derby che si sa sono partite a sè».