Canicattì, il tecnico Pippo Romano verso la riconferma

In attesa di conoscere le decisioni della Lnd su promozioni e retrocessioni, il Canicattì archivia il campionato di Eccellenza come «vice regina», avendo chiuso il torneo (al momento della sospensione decretata per l’emergenza sanitaria), al secondo posto, alle spalle del Dattilo che ha ufficiosamente conquistato la serie superiore.

Alla società biancorossa, probabilmente, sarà data la possibilità di chiedere un ripescaggio in Serie D ma per il momento nessuna decisione è stata presa dalla dirigenza. Già lo scorso anno, il Canicattì da perdente della finale playoff, avrebbe potuto avanzare questa istanza ma non è stato fatto e tutto questo per la questione legata allo stadio. Da due anni, infatti, la squadra biancorossa, disputa le partite interne a Ravanusa, allo stadio «Saraceno» che è dotato di manto in erba sintetica, ed attende che inizino i lavori di ristrutturazione del «Carlotta Bordonaro» di Canicattì, per tornare a giocare in casa.

La notizia buona è che il Consiglio comunale, l’altra sera, ha approvato il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell’impianto sportivo, che comporterà un «sacrificio» per uno spazio di 250 metri quadrati che saranno tolti all’adiacente villa comunale, e dunque i lavori, soldi e burocrazia permettendo, potrebbero iniziare entro l’anno. Ieri l’allenatore Pippo Romano ha voluto salutare i tifosi, ma non ha detto addio, bensì arrivederci.

«La stagione calcistica è terminata con grande dispiacere, volevamo regalare ancora tante soddisfazioni al popolo biancorosso - ha detto Romano - ma sappiamo tutti che non poteva essere altrimenti. Questo mio saluto, tengo a precisare, non è un addio ma un doveroso ringraziamento a tutti per l’accoglienza che ho avuto. Un grazie va al presidente Angelo Licata che mi ha dato fiducia nell’affidarmi la guida tecnica di una società gloriosa, al vicepresidente Giacchetto e tutti i dirigenti componenti della società, al ds Avarello, ai miei calciatori, ragazzi perbene con grande disponibilità e dedizione lavoro, al mio collaboratore tecnico, al magazziniere, allo staff medico, al fisioterapista, al cuoco, a Franco Buccheri, Roberto Marino, Filippo Ferrante e a tutti quelli che hanno contribuito per non farci mancare nulla. Un grazie particolare a tutti i tifosi e sportivi di Canicattì meritevoli di un’altra categoria».