Eccellenza Abruzzo, dopo lo stop al campionato i club chiedono soldi

Eccellenza Abruzzo
27.10.2020 23:15 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: Il Centro
Eccellenza Abruzzo, dopo lo stop al campionato i club chiedono soldi
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Il calcio dilettantistico regiona­le si ferma a tempo determina­to. Precisamente fino al prossi­mo 23 novembre, in ossequio alle nuove direttive comenute nell'ultimo Dpcm emanato, domenica scorsa, dal premier Conte. Un mese di sosta forza. ca de.stinato ad avere non po­che ripercussioni (e sempre che si possa ripartire regolar­mente, una volta scaduti i ter­mini previsti) sui vari can1pio­nati facenti capo al comitato regionale. In particolare quello di Eccellenza, che contando ben 38 turni (9 dei quali infra­settimanali), avrebbe in prati­ca cinque mesi e mezzo per di­sputare i restanti 31, ai quali vaimo peraltro aggiunti anche 9recuperi. Una patata bollente, insom­ma, quella che si ritrova tra le mani la Figc Abruzzo, già di per sè reduce da un'estate tutt'al­tro che tranquilla. Come ben sa, del resto, il suo presidente Daniele Ortolano, il cui cellula­re continua ad essere subissa­to da decine di chiamate.

«Era prevedibile·, alla luce· dei prov­vedimenti adottati di recente dal Governo», sottolinea lo stesso Ortola110, che mai avreb­be immaginato di vivere un'e­sperienza simile, nel suo ulti­mo aimo di presidenza: «Pur­troppo è brutto dirlo, ma sia­mo in guerra Una guerra che. non abbiamo certo voluto, ma che ci ritroviamo a combattere senza peraltro avere alcuna certezza per il futuro. Attendia­mo risposte dall'alto e, soprat­rutto, novità dai virologi, al mo­mento tutt'altro che incorag­gianti».

Quali istanze intende­te portare davanti alla Lnd? «Di tipo economico, viste le spese sin qui sostenute dai nostri club, ma anche organizzativo, per quel che riguarda il format dei campionati,>. Tra i quali queUo di Eccellenza è il più a ri­schio, visto l'elevato numero di turni da disputare. A tal propo­sito avete già in mente possibi­li soluzioni alternative? «Ipote­si se ne possono fare tante, ma vanno prese di concerto col di­rettivo della Lnd. C'è dii propo­ne di annullare la coppa Italia, chi il Torneo delle Regioni, chi addirittura la fase nazionale dei play off. Si tratta però solo di chiacchiere, ad appena due giorni cli distanza da un provve­dimento che ha fermato l' inte­ro calcio regionale. Pochi per poter già dettare le soluzioni».

Altra questione da risolvere, quella relativa agli allenamen­ti. Anch'essi al momento so­spesi. Pure in questo caso, bisognerà attenersi alle direttive governative. Di sicuro, appena sarà possfbile, scriverò a chi di dovere affinchè si cerchi una soluzione praticabile e chiara, voi ra a definire il modo in cui le varie squadre dovranno predisporsi ad un'eventuale ripresa dell'attività agonistica».

E a chi oggi silamenta del gi­rone a venti, che cosa si sente di dire? «Nulla. All'epoca adot­tammo una simile soluzione dopo aver ascoltato il parere delle singole società, in larga parte comrarie all'ipotesi dei due gironi da dieci (per la cro­naca, ad eccezione del Nereto, favorevole, e dell'Acquaesapo­ne, pronta ad accettare en­trambi i format, i restanti di­ciotto club optarono in blocco per il girone unico, ndc). ma non intendo ce1to sottrarmi al­le inie responsabilità, dato che l'ultima parola spettava al co­mitato, che avrà un margine di ma­novra maggiore per quel che ri­guarda la Promozione e i campionati sottostanti, avendo po­tuto opporrunamente accor­ciare i calendari, spalmando in più gironi le squadre parteci­panti. Tra l'altro, e a puro titolo di cronaca, il comitato regiona­le ha provveduto a rinviare a data da destinarsi i previsti in­contri (a distanza) in preceden­za fissati con i dirigenti dei club di Seconda categoria (gi­roni C e D ieri, ed F e G oggi) non ancora interpellati. Tutto il resto è invece demandato alla Lnd. Che, a sua volta, in una recente nota consegnata ai me­dia, fa sapere «di restare in atte­sa dei necessari chiarimenti che il competente ufficio per lo sport del ministero fornirà alla Figc. Nel qual caso sarà sua premura danie informativa at­traverso i canali ufficiali».