Eccellenza Abruzzo, dopo lo stop al campionato i club chiedono soldi
Il calcio dilettantistico regionale si ferma a tempo determinato. Precisamente fino al prossimo 23 novembre, in ossequio alle nuove direttive comenute nell'ultimo Dpcm emanato, domenica scorsa, dal premier Conte. Un mese di sosta forza. ca de.stinato ad avere non poche ripercussioni (e sempre che si possa ripartire regolarmente, una volta scaduti i termini previsti) sui vari can1pionati facenti capo al comitato regionale. In particolare quello di Eccellenza, che contando ben 38 turni (9 dei quali infrasettimanali), avrebbe in pratica cinque mesi e mezzo per disputare i restanti 31, ai quali vaimo peraltro aggiunti anche 9recuperi. Una patata bollente, insomma, quella che si ritrova tra le mani la Figc Abruzzo, già di per sè reduce da un'estate tutt'altro che tranquilla. Come ben sa, del resto, il suo presidente Daniele Ortolano, il cui cellulare continua ad essere subissato da decine di chiamate.
«Era prevedibile·, alla luce· dei provvedimenti adottati di recente dal Governo», sottolinea lo stesso Ortola110, che mai avrebbe immaginato di vivere un'esperienza simile, nel suo ultimo aimo di presidenza: «Purtroppo è brutto dirlo, ma siamo in guerra Una guerra che. non abbiamo certo voluto, ma che ci ritroviamo a combattere senza peraltro avere alcuna certezza per il futuro. Attendiamo risposte dall'alto e, sopratrutto, novità dai virologi, al momento tutt'altro che incoraggianti».
Quali istanze intendete portare davanti alla Lnd? «Di tipo economico, viste le spese sin qui sostenute dai nostri club, ma anche organizzativo, per quel che riguarda il format dei campionati,>. Tra i quali queUo di Eccellenza è il più a rischio, visto l'elevato numero di turni da disputare. A tal proposito avete già in mente possibili soluzioni alternative? «Ipotesi se ne possono fare tante, ma vanno prese di concerto col direttivo della Lnd. C'è dii propone di annullare la coppa Italia, chi il Torneo delle Regioni, chi addirittura la fase nazionale dei play off. Si tratta però solo di chiacchiere, ad appena due giorni cli distanza da un provvedimento che ha fermato l' intero calcio regionale. Pochi per poter già dettare le soluzioni».
Altra questione da risolvere, quella relativa agli allenamenti. Anch'essi al momento sospesi. Pure in questo caso, bisognerà attenersi alle direttive governative. Di sicuro, appena sarà possfbile, scriverò a chi di dovere affinchè si cerchi una soluzione praticabile e chiara, voi ra a definire il modo in cui le varie squadre dovranno predisporsi ad un'eventuale ripresa dell'attività agonistica».
E a chi oggi silamenta del girone a venti, che cosa si sente di dire? «Nulla. All'epoca adottammo una simile soluzione dopo aver ascoltato il parere delle singole società, in larga parte comrarie all'ipotesi dei due gironi da dieci (per la cronaca, ad eccezione del Nereto, favorevole, e dell'Acquaesapone, pronta ad accettare entrambi i format, i restanti diciotto club optarono in blocco per il girone unico, ndc). ma non intendo ce1to sottrarmi alle inie responsabilità, dato che l'ultima parola spettava al comitato, che avrà un margine di manovra maggiore per quel che riguarda la Promozione e i campionati sottostanti, avendo potuto opporrunamente accorciare i calendari, spalmando in più gironi le squadre partecipanti. Tra l'altro, e a puro titolo di cronaca, il comitato regionale ha provveduto a rinviare a data da destinarsi i previsti incontri (a distanza) in precedenza fissati con i dirigenti dei club di Seconda categoria (gironi C e D ieri, ed F e G oggi) non ancora interpellati. Tutto il resto è invece demandato alla Lnd. Che, a sua volta, in una recente nota consegnata ai media, fa sapere «di restare in attesa dei necessari chiarimenti che il competente ufficio per lo sport del ministero fornirà alla Figc. Nel qual caso sarà sua premura danie informativa attraverso i canali ufficiali».