Sangiuliano, l'appello di capitan Monteverde: «Fateci giocare»

Eccellenza Lombardia
27.01.2021 10:45 di  Massimo Poerio   vedi letture
Sangiuliano, l'appello di capitan Monteverde: «Fateci giocare»

«Vogliamo ripartire, fateci giocare a calci». È l’appello che il capitano del Città di Sangiuliano, Michele Monteverde lancia alle istituzioni affinché l’Eccellenza torni in campo. La nascita di un gruppo Facebook nazionale di tutti i tesserati, tra giocatori, allenatori e anche semplici tifosi “Fate ripartire l’Eccellenza” è un altro grido d’allarme che magari si scontra con le volontà di chi ritiene non possibile una ripartenza: «Io sono super ottimista – spiega Monteverde – e dico che ci sono tutte le condizioni per una ripresa, anche solo di una parte di stagione, come è stato ipotizzato. Va bene lo stesso, proprio perché non ce la facciamo più».

Il Sangiuliano si è infatti espresso favorevolmente per una ripresa sia nell’ipotesi di giocare con tutte le società (disputando comunque solo l’andata) che per quella con le sole squadre che si sono dette disposte alla ripresa, votando sì a entrambe le opzioni che il presidente del Crl, Carlo Tavecchio, ha proposto ai club di Eccellenza. Intanto i gialloverdi si sono allenati da casa in questa settimana di zona rossa, mentre da domani dovrebbero tornare a farlo in campo, sebbene in forma singola, come previsto dal decreto: .

A far masticare ancora più amaro al capitano gialloverde, le tante contraddizioni che ci sono attorno al mondo dello sport: «Anche nel periodo peggiore della pandemia si è visto che i contagi legati al calcio, ma allo sport in generale, sono sempre stati molto limitati, e poi vai in giro e vedi nei centri commerciali centinaia di persone ammassate e non ti puoi non arrabbiare».

L’idea di Monteverde di applicare il protocollo della Serie D, lo trova favorevole: «Tanto a settembre non credo si possa ripartire in condizioni differenti da quelle attuali. Ci vorranno comunque protocolli, tamponi e restrizioni. Non vedo perché quindi non è possibile farlo ora. Il nostro è un campionato che si collega strettamente alla Serie D, per cui penso sia doveroso poter applicare il loro protocollo anche a noi. Qui dal magazziniere al presidente vogliono tutti ripartire».

Infine un pensiero sulla squadra e su quello che ha lasciato in sospeso: «Ci siamo fermati nel nostro momento migliore – ricorda il centrocampista classe ’88 – e questo è un altro grosso rammarico. Credo che il nostro gruppo sia di assoluta qualità e anche il mister si è dimostrato un grande nel saper gestire così bene tanti giocatori di qualità, anche se era al suo esordio con una prima squadra. Personalmente lo ritengo uno dei migliori che abbia mai avuto».