Tritium, il sogno di Basiru in fuga dalla guerra in Africa

Eccellenza Lombardia
25.11.2022 10:45 di Anna Laura Giannini   vedi letture
Fonte: L'Eco di Bergamo
Tritium, il sogno di Basiru in fuga dalla guerra in Africa

Scappare dalla guerra in Ucraina per sopravvivere e continuare a inseguire il suo sogno: diventare un calciatore professionista. E quello che ha fatto Frank Abdoulaye Basiru, 22 anni, attaccante della Tritium, originario della Costa d'Avorio.

Frank, che già giocava a calcio nel Paese africano con il mito di Didier Drogba, il suo idolo fin dall’infanzia, a gennaio decide di emigrare in Ucraina dove ha la possibilità di firmare un contratto da calciatore in una squadra di Kiev. Ma poi scoppia la guerra, tutto si ferma e lui con altre migliaia di persone fugge in Polonia. Un viaggio avventuroso, vive quasi due mesi senza fissa dimora, arriva prima a Milano e poi, grazie ai volontari di Emergency, a luglio viene trasferito a Concesa, frazione di Trezzo dove ce una comunità di rifugiati. E qui che lo «scopre» il direttore generale della Tritium Giuseppe Pardeo, il quale già in agosto lo aggrega alla squadra allenata da mister Di Biasio per la preparazione precampionato. Basiru fa vedere subito che sa giocare a calcio, inoltre ha fisico, velocità ma soprattutto una determinazione feroce. La Tritium si prodiga per redigere tutta la documentazione necessaria per tesserarlo e a ottobre Frank è pronto per scendere in campo. Esordisce prima in Coppa Italia e poi in campionato, dove il 2 novembre scorso segna anche il suo primo gol italiano nella partita con il Mapello. Mister Di Biasio gli sta dando sempre più minutaggio e lui è finalmente felice: «Sì, per fortuna il peggio è passato. E stata dura in Ucraina ma ora qui alla Tritium sto bene, gioco a calcio e il campionato è impegnativo». Non parla ancora l’italiano ma tutte le mattine va a scuola per impararlo, naturalmente segue i Mondiali e anche se non c’è la Costa d’Avorio ha le sue squadre preferite: «Senegal, Ghana, Argentina» risponde con un sorriso. Lo stesso che fa capire che, nonostante la strada per coronare il suo sogno sia ancora lunghissima, lui di certo non mollerà.