Adriese, Cavagnis a NC: "Solo due strade possibili: ripresa dei tornei o annullamento"

18.03.2020 11:15 di  Stefano Sica   vedi letture
Adriese, Cavagnis a NC: "Solo due strade possibili: ripresa dei tornei o annullamento"

La sua Adriese, prima della sospensione forzosa dei campionati causa emergenza Coronavirus, si era fermata al sesto posto. A sole cinque lunghezze dalla seconda piazza detenuta dal Legnago, in un girone che vede la leadeship del Capodarsego. In questo senso, anche il club rodigino ha assunto una posizione chiara sul futuro del torneo e sui possibili scenari legati a tutte le manifestazioni Figc. E a parlarne ai microfoni di Notiziario Calcio è il Direttore tecnico-operativo, Alberto Cavagnis. "Ben venga se dovessero riprendere i campionati, anche sfruttando tutto il mese di giugno e giocando ogni tre giorni - il suo esordio -. Alla fine è quello che ci auguriamo tutti. Poi però dobbiamo studiare altri scenari". 

Qual è il vostro parere in merito?

"Bisogna fare un ragionamento d'insieme, che guardi ad un sistema di squadre nel suo complesso. Ecco, in caso di impossibilità a riprendere i tornei, la soluzione più giusta sarebbe quella dell'annullamento. Lo direi anche se fossi primo in classifica. Sarebbe arduo emettere sentenze con 11 partite ancora da giocare e 33 punti a disposizione. Tutto può ancira succedere. Poi è chiaro che sarà la Lega a decidere e in tal caso accetteremo qualsiasi scelta. Come è chiaro che la posizione di qualche capolista non è uguale a quella di altre".

Ci spieghi.

"Ho sentito ciò che ha detto il presidente del Benevento, Vigorito, e comprendo perfettamente il suo stato d'animo. Impossibile dargli torto. Con 20 punti di vantaggio sulla seconda, e 22 sulla terza, i giallorossi il campionato lo hanno praticamente vinto. Sono casi singoli che andrebbero sanati, ma per il resto bisogna ricordare che siamo tutti sulla stessa barca". 

Come avete gestito gli allenamenti prima del rompete le righe?

"Intanto mi preme sottolineare che, al di là dei decreti governativi, fermarsi sarebbe stato giusto per la salute degli atleti. Poi ovviamente siamo pronti a riprendere appena le condizioni lo consentiranno. Abbiamo messo in atto in modo certosino tutta una serie di tutele, dal controllo costante della temperatura all'utilizzo di docce e spogliatoi. Siamo stati scrupolosi e attenti. Ma poi è evidente che il giorno libero sarebbe diventato un problema difficile da gestire per i vari contatti che i nostri giocatori avrebbero avuto nella loro vita privata. Il 9 abbiamo ufficializzato la chiusura delle attività anche in ossequio al decreto del giorno precedente e delle disposizioni di ISS e LND. Ovviamente tutti saranno seguiti a distanza dal nostro medico sociale, al quale dovranno riferire eventuali sintomi o problematiche di varia natura. Ribadisco: va bene ripartire, ma guai a farlo se mancassero tutte le condizioni di sicurezza atte a salvaguardare la salute dei giocatori".