Anthony Minessi a NC: “Dalla paura per mia mamma alla promozione in Serie D"

Anthony Minessi a NC: “Dalla paura per mia mamma alla promozione in Serie D"

Anthony Minessi si racconta a Notiziariocalcio.com in quella che è stata la sua carriera calcistica, passando per il grave momento che sta vivendo il nostro paese fino all’emozione più grande: la promozione in Serie D.

Minessi è un prodotto del settore giovanile del Brescia Calcio, squadra in cui ha militato fino alla Primavera, togliendosi diverse soddisfazioni come le marcature contro l’Inter (sia all’andata che al ritorno) e la doppietta nel derby contro l’Hellas Verona. Successivamente ha vestito le maglie di Ciliverghe e Darfo Boario, fino all’approdo nel Sona Calcio, nel campionato di Eccellenza.

Di seguito, le parole del centrocampista: “Quando mi chiamarono per fare parte del Sona ci pensai qualche giorno, il mio procuratore spingeva per portarmi lì e mi sono fidato di lui. Conoscevo alcuni calciatori come Federico Peli, mio ex compagno al Darfo, e Samuele Avanzi. L’ho preso anche come un riscatto personale.

Le prime impressioni sono state buone: società organizzata, sana e con l’obiettivo di passare di categoria. Durante la preparazione estiva ci siamo conosciuti e abbiamo instaurato un bellissimo legame tra giocatori e staff. Con qualche ritocco alla rosa siamo diventati veramente forti, fondamentale è stato l’acquisto di Fabio Torri. Non per niente abbiamo confezionato 3 pareggi subito e 10 vittorie consecutive”.

Dai primi gol fino alla paura del Coronavirus: “Purtroppo abbiamo interrotto una stagione molto esaltante ma questa situazione nessuno poteva aspettarsela sia dal punto di vista umano, lavorativo e sportivo.

Io ho vissuto il dramma del Coronavirus in prima persona perché mia mamma purtroppo è stata colpita ma grazie al grande lavoro dei medici e alla sanità ottima fortunatamente si è ripresa. Sicuramente siamo stati bravi a seguire le restrizioni date dal nostro governo; non è stato facile ma uniti possiamo uscirne. Penso che prima di tornare alla normalità passerà molto tempo e mi stringe il cuore pensare a tutte quelle persone che hanno perso un proprio caro a causa di questo virus. Non ci sono parole per descrivere tutto quello che sta accadendo, spero solo che si sistemi tutto al più presto. A livello sportivo, il calcio mi manca ma, in questo momento, non è una cosa essenziale. La salute viene prima di tutto”.

L’emozione della Serie D: “L’approdo in Serie D con il Sona quest’anno è sicuramente un’emozione indescrivibile. Questa vittoria l’ho presa soprattutto come riscatto personale. L’esperienza che ho vissuto quest’anno mi ha fatto crescere e maturare sotto diversi aspetti a livello calcistico. La società mi ha fatto capire fin da subito di essere un giocatore essenziale per la squadra e una pedina importante per il progetto! Posso dirti che è stata la soddisfazione più grande che ho avuto fino ad ora... nonostante la mia giovane età”.

Non resta ora che augurare ai Rosso Blu di mister Brentegani un grande “In Bocca al Lupo” per tutte le sfide che verranno, nel massimo campionato dilettantistico.