Barone: "Non resterò con l'Albalonga. Voglio giocare ad alti livelli"

18.06.2019 18:14 di Marco Pompeo Twitter:    vedi letture
Barone: "Non resterò con l'Albalonga. Voglio giocare ad alti livelli"

È uno dei centrocampisti con il maggiore tasso tecnico della Serie D. Il suo livello prestazionale è sotto gli occhi di tutti e non a caso ogni anno è tra i nomi più chiacchierati della massima serie dilettantistica nazionale. Per lui parlano anche i numeri, quasi quattrocento presenze nella Premier dei Dilettanti (392 per l'esattezza) ed anche 46 in Serie C.

Mario Barone, però, non è tipo da lusinghe, lui si è sempre legato al progetto sportivo del club con cui poi ha giocato. Non a caso nelle ultime due stagioni ha vestito la stessa casacca, quella dell'Albalonga. Il classe 1984 con la società laziale ha collezionato sessantotto presenze in due campionati corredate da ben tredici reti. Un bottino che in D è difficile da raggiungere persino da diversi attaccanti. Non a caso è considerato il Pirlo della Serie D.

Per conoscere meglio la sua situazione di mercato, la redazione di NotiziarioCalcio.com ha rintracciato personalmente il centrocampista: "Restare ad Albano non credo proprio. Non so che progettualità hanno e neppure so se loro mi vorrebbero tenere perchè non li ho sentiti e non ne ho idea. Ora la mia situazione è di chi è in attesa della chiamata giusta, di un buon progetto per mettermi ancora in gioco. A parte la stagione conclusasi due mesi fa, nei precedenti quattro anni ho sempre giocato ad alti livelli con club con cui alla fine ho chiuso due volte al primo posto ed altrettante volte al secondo. Quindi vorrei rimettermi in gioco e disputare ancora due-tre stagioni ad alta competitività".

Al suo arrivo ad Albano subito un grandissimo campionato culminato con il secondo posto. L'ultima stagione è stata, invece, piuttosto deludente...
"Sì, l'anno prima siamo arrivati secondi ed abbiamo vinto poi i play-off andando sopra le aspettative di qualcuno anche se noi eravamo consapevoli della nostra forza e piano piano siamo usciti fuori. Se sono rimasto il secondo anno è proprio perchè il progetto c'era. Siamo partiti per fare bene, poi c'è stato lo slittamento del campionato, l'inserimento nel girone dell'Avellino e noi non siamo partiti bene. Poi a dicembre tutte si sono rinforzate mentre noi siamo rimasti a guardare. Eravamo contanti, ed alla lunga abbiamo pagato infortuni, assenze ed i pochi ricambi. Diciamo che è stata una annata un po' particolare".

A livello personale però è stata tutt'altro che negativa la stagione. Trentacinque presenze su trentotto gare e sette reti la dicono lunga...
"Vero. A livello personale è stata una stagione molto buona. A parte un piccolo infortunio che mi ha tenuto fuori ad inizio stagione, ho giocato un buon campionato e la soddisfazione è proprio quella di aver giocato sempre appena rientrato dall'infortunio. Sette reti in campionato ed uno in Coppa mi fanno piacere ma quando disputi sempre stagioni ad alto livello un po' ci fai la bocca a lottare per il primo posto e quando poi non capita anche le soddisfazioni personali passano in secondo piano".

Come ci ha detto, lei è sul mercato. Ci sono già state chiamate?
"Qualche contatto c'è stato ma è ancora presto. Bisogna valutare bene ed il calciomercato non è ancora entrato nella fase calda. Ora sono in attesa e poi si vedrà".