Calvina, il presidente Marai a NC: "Mi aspettavo di dover soffrire fino alla fine. Sul futuro..."

Calvina, il presidente Marai a NC: "Mi aspettavo di dover soffrire fino alla fine. Sul futuro..."

Lo stop legato all'emergenza Covid-19, ha fermato la rincorsa del Calvina, una delle squadre più in forma dell'intera serie D, con 26 punti conquistati nelle ultime dieci partite e terzo posto conquistato con 41 punti in classifica. Di questo ed altro abbiamo parlato con il presidente Roberto Marai: "Noi siamo partiti pensando di fare un campionato tranquillo, l'obiettivo dichiarato era una salvezza senza patemi d'animo. Siamo alla seconda stagione in serie D consecutiva e volevamo confermarci. Abbiamo iniziato con sette sconfitte tra coppa e campionato, ed ero molto preoccupato; non vedevo cambiamenti, ci girava anche storto, non vedevo convinzione da parte della squadra. Il cambio d'allenatore, seppur molto sofferto, mi era sembrato doveroso, volevo dare una scossa all'ambiente. Questo cambio è stato un momento topico, e con mister Michele Florindo c'è stata subito una risposta importante ed abbiamo cominciato a sperare. Mi aspettavo di dover faticare fino alla fine della stagione, poi sono arrivate tante vittorie, la squadra è risalita; a dicembre siamo intervenuti sul mercato in maniera importante con sei acquisti, hanno dato una quadratura importante, e questo è stato il tassello probabilmente decisivo. Si è lavorato di squadra, è stato importante aver trovato l'alchimia tra società e staff".

Sul futuro di questa stagione: "Peccato che sia arrivato lo stop, ma di fronte a quello che sta vivendo il paese, i problemi sono ben altri. I nostri calciatori sono stati i primi ad autotassarsi per fare una donazione, e questo mi ha fatto molto piacere; in un momento in cui si era fermi, il pensiero dei nostri è andato a chi è in difficoltà. L'ottimismo mi porta a pensare che riusciremo a chiedere il campionato ripartendo da Maggio, prima è impossibile. Se la guardo in maniera diversa, penso che si chiuderà così e sarà un anno da archiviare senza vinti e vincitori; andrà bene alle squadre in zona retrocessione, malissimo a squadre al comando come il Mantova. Se non si conclude, avrebbe senso solo annullare promozioni e retrocessioni, in ogni caso ci sarà qualche scontento. Oggi, però, il calcio non è la priorità, ma è importante portare a casa la pelle, le ferite ce le leccheremo nei prossimi anni".