Cittanovese, De Matteis a NC: "Bisogna ridimensionare i costi di gestione"

Cittanovese, De Matteis a NC: "Bisogna ridimensionare i costi di gestione"

La Cittanovese non se la passava benissimo prima della sosta, anche a causa di un calendario molto complicata. Complice, però, un girone di andata molto positivo, la compagine calabrese conserva comunque un buon margine (cinque punti) sulla zona playout.
Di questo ed altro abbiamo parlato con Francesco De Matteis, vice presidente del sodalizio calabrese: "Il giudizio sul percorso non è negativo, poiché, alla splendida chiusura del girone di andata, ha seguito nella fase iniziale del girone di ritorno la spietatezza del calendario, ma lo avevamo già sperimentato nel girone di andata, ed abbiamo subìto anche qualche decisione arbitrale discutibile, come il rigore contro il Palermo. Fa tutto parte del gioco, abbiamo perso Tripicchio per diverse giornate, ed altri 3-4 infortuni di elementi importanti. Se avessimo continuato il campionato, avremmo dato ancora un senso alla nostra classifica, potevamo soltanto migliorare la nostra posizione di classifica. Sono tranquillo, abbiamo un organico importante".

Sul futuro della stagione corrente: "Adesso siamo molto preoccupati per l'emergenza sanitaria, che sta divampando anche nel sud Italia. Dobbiamo continuare a pensare principalmente alla salute nostra e dei nostri cari; dobbiamo assolutamente restare a casa. Detto ciò, ho letto con interesse la dichiarazione del ministro dello sport Spadafora, secondo cui va data maggior attenzione alle categorie minori. Il dilettantismo è il volano del calcio italiano, almeno lo è stato finché la normativa lo ha concesso; la legge Bosman ci ha messo in ginocchio, le società si sono viste private della proprietà del cartellino. In quel modo non si voleva tenere i ragazzi legati alle società, ma serviva alle società dilettantistiche affinché potessero investire meglio. Oggi le squadre hanno meno interessi nel cercare tecnici validi e crescere i ragazzi: allo stesso costo, se li prendono già formati. Vorrei che si tornasse al passato e che si valorizzino i settori giovanili. Anche la regola degli under va rivista: se valido, posso far giocare anche un 15enne. Questa crisi non è devastante solo sotto l'aspetto umano, ma soprattutto sotto quello economico: la vita ed il calcio ne usciranno stravolti, bisogna ridimensionare i costi di gestione e dobbiamo tenere conto che molte società dilettantistiche rischiano di scomparire concretamente".