D'Agnelli: "Grazie Vastese, il futuro è Rimini. Amelia garantisce per lui"

Rino D'Agnelli è il nuovo direttore sportivo. L'ex campione del mondo Marco Amelia, attuale trainer della Vastese, garantisce per lui.
20.07.2019 06:33 di  Daniele Manuelli   vedi letture
Rino D'Agnelli
Rino D'Agnelli
© foto di Tuttomercatoweb.com

Nell’alfabeto italiano la C rappresenta il calciomercato. Il Calciomercato, il bene di rifugio, la finestra aperta due volte l’anno spesso più sulle illusioni che sui sogni, il regno della fantasia non solo giornalistica, il momento in cui il vincente si immagina ancora più forte e distante dal resto della compagnia e lo sconfitto insegue il riavvicinamento. A questo punto, se sognare un po’ è pericoloso (diceva Proust) il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.  E allora in questa pazza estate 2019,  il Rimini allunga notevolmente i tempi dietro la scrivania e inizia a battere i colpi sul mercato mentre il girone di Coppa Italia si avvicina.  Scelta la guida tecnica  (Renato Cioffi), il Rimini ha trovato nella figura di Rino D’Agnelli  il direttore sportivo ideale  per il mercato che lo vedrà impegnato a risolvere alcune situazioni contrattuali  appartenenti alla precedente gestione e alla valutazione di una rosa  che compresi gli under aggregati in prima squadra, ad oggi, conta 30 tesserati.

La Carriera. Dopo aver calpestato i campi da calcio con il conseguimento della serie D, Rino D’Agnelli appende le scarpe al chiodo e decide che il calcio deve continuare ad essere la sua vita. La Pro Vercelli rappresenta la prima chiamata dove ricopre il ruolo da osservatore per due stagioni. La Juve si chiama sogno, rimarrà  due anni nei panni da osservatore, compito che svolge anche ad Empoli. Il giro prosegue a Reggio Emilia dove il  primo anno ricopre il ruolo di responsabile osservatori, al secondo  quello di responsabile area tecnica. A questo punto decide di lasciare l’Italia per trasferirsi in Svizzera prima, e successivamente  in Africa dividendosi tra Kongo e Nigeria.  Qui Rino intraprende il ruolo di direttore sportivo. Con la formazione congolese,  è il primo, al torneo di Viareggio, a qualificarsi con una squadra africana  agli ottavi di finale  dopo aver vinto il proprio  girone. Ci riproverà l’anno dopo  con la formazione nigeriana senza trovar fortuna. Il rientro in Italia si chiama Mantova, dove con la piazza  si lascia con lacrime di gioia. Il rapporto è eccezionale con tanto di dedica finale  da parte della tifoseria.  Infine Vasto. In Abruzzo  il tempo di timbrare il cartellino al mattino  e andare via alla sera.  Con  l’attuale trainer Amelia (ex campione del mondo 2006) con la dirigenza e con lo staff tecnico, nasce un feeling incredibile racchiuso nel pensiero riportato dai colleghi di Vastoweb.com che io sintetizzo in una frase:” persona squisita, eccezionale, vero professionista!”.

Raggiunto in serata telefonicamente D’Agnelli riesce ad emozionare anche  noi  e l’impatto è estremamente positivo.  Ci avvolge in una tempesta di parole, di pensieri, di curiosità legati alla città di Rimini e alla sua passione per il calcio. Provo a stare dietro a lui, e  per un attimo ammetto di sentirmi come Amelia. D’Agnelli  chiede come faccia a conoscere molti giocatori della Vastese, rispondo che sono di Isernia (45 minuti da Vasto) e che ho una grande passione per il calcio. Qui scatta il feeling e devo ammetterlo, si parla  di calcio all’infinito e ovviamente di Rimini. D’Agnelli  vuole sapere davvero tutto e io naturalmente comprendo subito la sua voglia, la sua passione e tocco con mano la sua carica lavorativa tanto da guadagnarmi del “tu” che diventa d’obbligo in questa intervista.

Entriamo nel vivo della conversazione evitando di chiedere particolari sulla rosa visto che è arrivato solo da qualche ora in città ma prima Rino ci tiene a fare i dovuti ringraziamenti:

“Ringrazio la Vastese calcio e in particolare modo i due presidenti Bolami e Scafetta, il direttore generale Depalo che mi ha voluto fortemente a Vasto e Marco Amelia (grande professionista da calciatore prima e da allenatore ora). Per la Vastese avevo firmato soli dieci giorni prima e la disponibilità dopo la chiamata del Rimini è stata totale. Hanno capito l’occasione presentatami: persone straordinarie”.

Rino, Benvenuto a Rimini.  Cosa rappresenta per te Rimini?

“Rimini in questo momento rappresenta  lavoro, voglia, calore, professionismo, serie C. Ho voglia di toccare con mano la piazza, di gettarmi subito in questa avventura dimostrando la mia professionalità. Rimini è Rimini. La storia insegna che da queste parti sono stati protagonisti tanti campioni del panorama nostrano. Se penso solo  a Saltutti in campo e Sacchi in panchina ho i brividi”.

Rino ha il fuoco dentro e io l’avverto, ma devo gettare addosso a lui (purtroppo) acqua gelida: “Rino in questo momento la piazza ha il tuo stesso fuoco che equivale a battaglia e rispetto. Tu sei pronto?

“Si! I tifosi hanno diritto di contestare. Io rispetto loro e cercherà in tutti i modi di guadagnarmi il loro rispetto. E’ normale che ci sia scetticismo attorno alla nuova dirigenza, ma io sono qui per lavorare e ho sposato un progetto”.

Il progetto quale sarà?

“ La società ha un’idea di calcio. Io voglio centrare gli obiettivi prefissati che sono quelli di disputare un buon campionato. Il girone è difficilissimo. Ci sono numerosi derby e la tifoseria -come del resto io e la società- vogliamo farci trovare pronti”.

In questo momento è una corsa contro il tempo.

“ Lo sappiamo. Valuterò subito le condizioni contrattuali di alcuni giocatori, troveremo le soluzioni migliori per ambedue le parti e cercheremo nel medesimo istante di tenere aperte le piste che potranno accontentare le esigenze nostre e della tifoseria”. Vorrei aggiungere una cosa (prosegue Rino): “ ho usato il termine rispetto. Io voglio giocatori che rispettino e sposino il nostro progetto altrimenti si creerebbe un ambiente ostile  che spezzerebbe qualunque equilibrio”.

Intendiamoci, sarà possibile vedere un giocatore come Costantino, uno dei nomi negati dal club nella passata stagione?

“ I giocatori devono essere utili e funzionali al progetto. I nomi altisonanti in queste serie spesso hanno fatto la differenza e in altri casi hanno invece deluso le aspettative. Sul mercato bisogna essere sempre vigili, captare le opportunità e prendere il giocatore che può fare felice il mister, la società e i tifosi”.

Idee di mercato al momento?

Work in progress!”

Come pensi di conquistarli? A Mantova la tifoseria quando hanno saputo del tuo addio ti ha dedicato una bellissima lettera, qui a Rimini in questo momento più che una lettera, i tifosi sono pronti a mandare telegrammi (ovviamente si scherza).

Rino (sorride):” Mi piaci! Sei diretto!  Domani inizierà il mio percorso lavorativo e  il rettangolo da gioco porterà a valutare il mio operato. C’è tantissimo lavoro da fare, il tempo stringe  e mentre poso le mie valigie e i miei appunti, ti assicuro che non riesco a pensare ad altro”.

C’è una cosa che accomuna Vasto e Rimini ed è il mare Adriatico. In questo momento il mare è pieno di pesci, a d’Agnelli la capacità di pescare il meglio! Buona fortuna!