Delogu: "Dura stare al palo. C'è sempre meno competenza e più imrovvisazione"

21.08.2018 21:00 di  Ermanno Marino   vedi letture
Delogu: "Dura stare al palo. C'è sempre meno competenza e più imrovvisazione"

È sempre piacevole scambiare due chiacchiere con l'allenatore sassarese Pietro Delogu, che, come sempre, ha mostrato grande disponibilità e chiarezza, rispondendo con la solita schiettezza.

Salva mister, innanzitutto ci dica come sta?
"Ciao, abbastanza bene, anche se il richiamo del rettangolo verde è sempre forte, e quando si sta al palo, sembra manchi qualcosa. Mi accontento di stare ai margini, senza rassegnarmi nè abituarmi a ciò, con la consapevolezza che è mio dovere rimanere aggiornato perché la chiamata giusta può arrivare in qualsiasi momento. Si può fare calcio in altri modi, anche non stando in panchina, e non solo per dovere, ma soprattutto per la voglia di immagazzinare, rubare segreti, aggiornare informazioni e nuove metodologie di allenamento e modi di tramandare nozioni".

Siamo ormai ai nastri di partenza della nuova stagione dilettantistica. Le difficoltà del calcio professionistico hanno rallentato anche la partenza della programmazione della Serie D ed, a casacata, dei campionati dilettantistici regionali. Che idea si è fatto?
"È sempre più complicato fare calcio in modo organizzato, programmare sembra essere utopia, i progetti a lunga scadenza sono estinti, quelli a breve sono sempre meno; ed anche fra i professionisti, ormai si tira a campare, a tenere in piedi un carrozzone che non potrà reggere ancora a lungo, se non si trova una soluzione. In serie D ed in Eccellenza regionale, si stanno aggiungendo nuovi problemi, a quelli economici soliti".

Ci spieghi meglio.
"Purtroppo, constato sempre meno competenza specifica, fra chi sta ai posti di comando, spesso si confondono le competenze e le capacità settoriali degli addetti ai lavori, con la passione per il giuoco del calcio dei medesimi. Sono particolari importanti, indispensabili, per fare calcio, ma non sempre passione e capacità settoriali sono racchiuse nelle conoscenze della stessa persona. Delle volte la passione ti fa fare il presidente di una squadra, spendi parecchio e non ti affidi a persone competenti con conoscenze specifiche, con un unico risultato: l'improvvisazione. Si buttano via denari e tempo, ottenendo risultati mediocri. È la nuova moda, che va ad affiancare altre vecchie, ma non meno gravi o dannose".

Temiamo di immaginare a cosa si riferisce... e lei?
"Se un nuovo dirigente facoltoso, ed appassionato tifoso, si affacccia nel mondo del calcio, e rileva la presidenza di una società, che ama, e che vuole portare ai più rosei successi, spesso, soprattutto agli inizi, spende a vuoto, butta via mezzo milione di euro per vincere un campionato di eccellenza regionale, nell'acquisto di un parco giocatori di prim'ordine, poi si adagia all'andazzo generale e lo affida ad uno staff tecnico al risparmio, che si autofinanzia o porta dote economica. Praticamente affida un patrimonio a chi probabilmente non sarà all'altezza di gestire ciò, per risparmiare una spesa di altri 20 o 30 mila euro. Mi domando se non sarebbe stato più facile prendere un atleta in meno e pagare uno staff tecnico adeguato? Purtroppo è una situazione molto diffusa, fra le società che spendono tanto, e quelle che spendono meno".

Mi deve scusare ma si chiedeva di lei come allenatore. Cosa ci può dire sul suo conto. Ha avuto dei contatti?
"Si, abbastanza, ma nessuna chiusura positiva, sono rientrato a Sassari da un anno e mezzo circa, tante parole, ma alla fine le società con cui ho parlato hanno fatto altre scelte, ci sta. Attualmente, credo che il mio futuro in panchina possa essere fuori dall'isola, forse anche a breve termine, tra l'altro, non ho problemi a spostarmi fuori dall'isola, nè faccio problemi di categoria. Proprio in questi giorni, ho parlato con due società, una del Sud Italia, e due del Nord, spero si possa concretizzare, la voglia e l'entusiasmo non mi mancano, ma non a tutti i costi. Altrimenti guardo gli altri, cercherò di imparare".

Grazie mister, a presto augurandoci novità importanti per lei
"Grazie a voi, a presto".