Francavilla, Cupparo a NC: "Siamo una società unica per la D. Quest'anno non so cosa..."

Francavilla, Cupparo a NC: "Siamo una società unica per la D. Quest'anno non so cosa..."

Con 15 anni consecutivi di serie D, il Francavilla in Sinni è una veccha conoscenza del campionato di serie D. La squadra lucana, però, quest'anno non se la passa affatto bene: penultime nel girone H, 4 punti di distanza dalla zona playout e 7 dalla salvezza diretta. Mai i sinnici hanno disputato campionati del genere negli ultimi anni, ed abbiamo contattato il presidente Antonio Cupparo per chiedergli i motivi di questa situazione: "Non so cosa non ha funzionato finora. La nostra società è un'eccezione per molte cose in serie D: siamo una delle poche che, al di là dei calciatori, non abbiamo figure professionali, non abbiamo il dg, il ds, il team manager di professione, siamo tutte persone che lavorano e dedichiamo alla squadra il tempo libero. La Serie D è un campionato impegnativo, andrebbe seguito con una figura diversa, ma noi siamo una società formato famiglia e, se abbiamo fatto la D per 15 anni, sappiamo gestirla anche in questo modo".

Sulle contromisure messe in campo quest'anno: "Abbiamo fatto di tutto e di più per riprenderci: cambiato e ricambiato l'allenatore, presi calciatori nuovi, ma sono quelle annata che nascono male e non ti gira mai nulla. Aggiungiamo qualche demerito, qualche episodio arbitrale negativo, gioco forza ne viene fuori una brutta stagione, e si fa difficile rimettere il treno sui binari giusti. Ci proveremo fino alla fine, non è che dobbiamo per forza salvarci in maniera diretta, anche i play-out si possono raggiungere. Se così non sarà, ce ne faremo una ragione. In un paesino come il nostro, non è cosa da poco fare 15 anni consecutivi di serie D, e lotteremo fino alla fine per continuare ad essere protagonisti in questo campionato".

Sulle voci d'addio della scorsa estate: "Io, mio padre e mo fratello alla fine di ogni anno pensiamo di smettere, prima che uno di noi tre cambi idea. Poi facciamo l'iscrizione e costruiamo nuovamente la squadra: siamo malati del calcio e. quando nella stessa famiglia i malati sono tre, diventa un problema, poiché anche se uno dovesse guarire, verrebbe contagiato da un altro. L'unico modo per far finire il calcio a Francavilla, forse è proprio la retrocessione. Nuovi ingressi in società? Il subentro di una persona che dimostri serietà e voglia di portare avanti la squadra potrebbe portarti a cambiare il testimone, ma la vedo una possibilità remota".