Gambino, una punta in cerca di un progetto

L’attaccante palermitano cerca un’opportunità concreta
Più di cento gol in quasi trecento partite
01.09.2018 08:15 di  Titti Acone   vedi letture
Gambino, una punta in cerca di un progetto

Andrea Gambino (foto), attaccante centrale in cerca di sistemazione, vanta un curriculum con 116  reti in 288 partite, suddivise fra serie D ed Eccellenza. Le ultime esperienze a Seregno (serie D), un anno e mezzo a Scordia, prima ancora Mazara del Vallo, Acireale, Alcamo, Leonfortese, sempre Alcamo, Due Torri, Val D’Erice, Giarre, Santa Croce, Adrano, Acicatena, Campobello Mazara, Montenero, Termoli (due anni) e Trapani, dove ha terminato il settore giovanile, iniziato a Capaci.

Il calciatore palermitano si confessa alla redazione di www.notiziariocalcio.com.

Vorrei trovare – inizia Gambino - un progetto serio, evitando di cambiare squadra a stagione in corso, come spesso è successo per problemi societari, ambientali o di classifica. Mi piacerebbe iniziare un percorso con una proprietà che creda in me,  ma soprattutto nel cammino da fare insieme. Non cambiare ogni sei mesi, dando l'idea di un vagabondo che sfrutta le sessioni di mercato per trovare una squadra che punti a vincere. Mi farebbe piacere mettere radici in un posto per due-tre anni, o anche più”.

Cosa ti potrebbe conquistare in una proposta?

Penso sia impossibile - continua l'attaccante - perché l'ideale sarebbe coniugare l’entusiasmo ed il calore delle piazze meridionali, con il pubblico attaccato alla rete e che in città ti fa sentire importante. Dall’altro lato le strutture e l’organizzazione delle società settentrionali, dove si lavora e ci si allena con puntualità e attenzione. Con una mentalità ed una qualità della vita diversa, ovviamente, considerate le caratteristiche del nostro paese”.

Quali sono le sue caratteristiche?

Mi piace giocare prima  punta, anche se non sono il classico spilungone che fa a sportellate, considerato che sono alto 180 centimetri. Mi sento un giocatore d’area, che prova a finalizzare il lavoro dei compagni, ma non ho particolari preferenze per ruoli o moduli”.

Il sogno nel cassetto?

Una squadra, ma soprattutto una proprietà che mi dia la possibilità di potermi misurare con una palcoscenico di livello. Senza vincoli geografici, ambientali o di categoria. Con il mio procuratore stiamo cercando di trovare una squadra che mi consenta la possibilità di lavorare con serenità e mettere in campo quello che si prepara in settimana. Con equilibrio e capacità di concretizzare e finalizzare il lavoro di tutti, società, staff e compagni”.