Giuseppe Ausiello lascia il calcio e si racconta a NC: «I miei ricordi più belli, ma è tosta scegliere....»

09.10.2020 12:00 di Redazione NotiziarioCalcio.com Twitter:    vedi letture
Giuseppe Ausiello lascia il calcio e si racconta a NC: «I miei ricordi più belli, ma è tosta scegliere....»

Dopo oltre 400 partite di serie D, due campionati di Eccellenza e due di C, Giuseppe Ausiello, a 37 anni, ha deciso di dire addio al calcio. Oltre 70 le reti realizzate dal centrocampista campano, che si è raccontato ai microfoni di notiziariocalcio.com: «É stata una scelta dolorosa, perché dopo 30 anni di calcio è difficile dire addio. Mi ritengo assolutamente soddisfatto, con 19 campionati in prima squadra credo di aver ricevuto e dato tanto. Ho fatto questa scelta perché avevo raggiunto tutti i miei obiettivi e, quindi, cercavo qualcosa che andasse incontro alle mie esigenze: ho preferito lasciare piuttosto che andare a fare qualcosa che non mi andava».

La vittoria più soddisfacente: «Davvero difficile rispondere a questa domanda. Ho avuto la fortuna di giocare sempre ad ottimi livelli, ho vinto tanto; ci sono annate indimenticabili. Con l'Ischia abbiamo vinto campionato e titolo nazionale dilettanti; come non ricordare la cavalcata con il Pomigliano, quando ai playoff segnai in semifinale ed in finale. Poi il famoso 8-2 in Pianura-Carpi, due anni a Cava, piazza entrata nel mio cuore, fino alla vittoria di campionato e coppa lo scorso anno con l'Afragolese. Insomma, è davvero tosta scegliere...»

Il gol più bello: «Cito quello siglato nella finale playoff Pomigliano-Gaeta, il secondo dei miei gol di quella partita: feci una grande cavalcata, mi sentivo trascinato dalla tribuna. Mentre uno importante è stato quello in Cavese-Taranto, quando nel 2014-2015 vincemmo 1-0 grazie ad un mio gol».

I progetti per il futuro: «Farò sicuramente il papà! Professionalmente, oltre scienze motorie ho preso una laurea anche in fisioterapia, quindi adesso mi sono tuffato in questo nuovo futuro professionale: sono in un centro di riabilitazione di famiglia. Il calcio? Sarà sempre la mia passione, però onestamente sono confuso: non so se ci sarà ancora il calcio nel mio futuro; se dovesse esserci, sicuramente sarebbe un ruolo da campo».