Lanusei, Graziani: "Finito un incubo"

"È stata la fine di un incubo". Così il trainer toscano, di Carrara per la precisione, Archimede Graziani ha commentato il suo rientro in panchina , 3 anni e mezzo dopo l'ultima apparizione.

Come è arrivato il contatto col Lanusei?
"Appena c è stata possibilità ho preso il primo biglietto aereo e sono venuto. Non si può rifiutare una realtà come lanusei, fatta di persone serie e vere, che ci riavvicinano al vero spirito del calcio".

L'Esordio è stato dei migliori, subito una vittoria nonostante i cambiamenti dovuti al mercato...
"È stata la vittoria dei ragazzi. Quando un allenatore subentra nei primi giorni può ben poco. E complimenti anche al mio predecessore che mi ha fatto trovare una squadra pronta ed allenata".

Quali sono gli obiettivi stagionali?
"Credo che l'unico obbiettivo sia quello di centrare una salvezza nella maniera più tranquilla possibile".

Lei che ha tanta esperienza, con quale tipo di giocatore preferisce giocare?
"Nella mia carriera ne ho allenati di tutti i tipi, italiani, stranieri , vecchi e giovani. Se devo scegliere scelgo il ragazzino".

In carriera con chi si è trovato meglio a lavorare tra gli addetti ai lavori?
"Ma guardi io ho allenato talmente tanti anni che ho avuto nel mio staff tantissime persone meritevoli. Se devo fare un nome dico Beppe Cianciolo (ex Poggibonsi ndr), una persona seria , onesta e preparata, come se ne vedono poche in questo calcio".

Lei ha sempre fatto giocare bene le sue squadre. Una costante immutabile?
"Le idee nel calcio sono tutte valide , il difficile è farle entrare nella testa dei giocatori. A me piace molto io calcio attivo e propositivo. Poi posso anche essere passivo, ma sono io che scelgo con chi esserlo".