Latte Dolce, mister Udassi a NC: "Non guardiamo gli interessi personali"

Latte Dolce, mister Udassi a NC: "Non guardiamo gli interessi personali"

Il Latte Dolce è in piena zona playoff nel girone G di serie D: 4° in classifica con 45 punti, pari punti con il Trastevere quinto, e sei lunghezze di vantaggio sul Latina, sesta forza del campionato. Del rendimento della squadra, e del momento attuale che sta vivendo il calcio, abbiamo parlato con Stefano Udassi, allenatore dei sardi: "La nostra stagione è stata altalenante. Inizio bello ed interessante, che faceva presupporre un certo tipo di campionato; la squadra è stata costruita per ripeterci e migliorare rispetto allo scorso anno. Poi ci siamo allontanati dalle primissime posizioni di classifica; a mio avviso, senza nasconderci, saremmo dovuti stare attaccati alle prime, e lo abbiamo anche dimostrato a Torre del Greco. Se andiamo a fare partite del genere, sul campo di una grandissima squadra, vuol dire che il Latte Dolce ha dei valori. Un po' di rammarico c'è, non lo nascondo".

Sul futuro di questa stagione: "Vorrei fare un plauso alla vostra redazione, siete molto vicini alla nostra realtà: credo di parlare a nome di tutti gli addetti ai lavori, ci date l'opportunità di dire la nostra. Io credo che, al momento, sia inopportuno fare previsioni. Mi metto nei panni di chi prenderà decisioni: sarà davvero complicato per loro, ogni ora ci sono degli sviluppi legati a quest'emergenza sanitaria. Io, Stefano Udassi, non posso prevedere gli scenari futuri: credo soltanto che, mio malgrado, sarà molto difficile riuscire a ripartire. In serie A possono rinunciare ad uno stipendio; in serie C possono andare in cassa integrazione, ed in serie D cosa succede? La nostra è una società sera, ma ci sono 166 squadre in serie D, giuridicamente non siamo professionisti, ma nei fatti lavoriamo come tali. I calciatori devono mandare avanti le famiglie; massimo rispetto per gli imprenditori, investono tanto, noi nel nostro guardiamo al nostro futuro. Un messaggio che voglio lanciare è questo: non guardiamo solo agli interessi personali. Ci sono grandi difficoltà, bisogna ragionare come squadra a tutti livelli, andando incontro agli interessi globali. Fino a 30 Giugno noi siamo dei tesserati, non ce lo dimentichiamo: se, ad esempio, nei primi di Maggio riusciamo ad andare in campo, ce la facciamo a fare otto gare. Mi auguro di tornare a giocare, sarebbe la vittoria di tutti".