Lavagnese, il ds Adani a NC: "Futuro difficile da decifrare. Noi siamo pronti"

Lavagnese, il ds Adani a NC: "Futuro difficile da decifrare. Noi siamo pronti"

La Lavagnese, con 27 punti conquistati, ad oggi sarebbe salva nel girone A di serie D, ma ha un solo punto di vantaggio sulla zona playout. Chiaro, dunque, che alla compagine ligure interessano molto gli scenari futuri di questa stagione. Di questo ed altro abbiamo parlato con il direttore sportivo Simone Adani: "Il girone è molto tosto ed equilibrato, puoi vincere e perdere con chiunque, poi logico che chi ha più valore merita di stare in alto, e credo che la classifica rispecchi i valori. Dalla prima all'ultima ci sono 25-30 punti, cosa mai successa. Il nostro campionato sapevamo che sarebbe stato difficile, avevamo costruita una squadra con tanti ragazzi del posto, molti giovani con poca esperienza; sapevamo di dover soffrire, ma credevo di avere meno problemi. A metà dicembre eravamo ultimi in classifica, con 11 punti; poi la gara di Borgosesia ci ha sbloccati, abbiamo intrapreso un cammino diverso grazie soprattutto agli innesti del mercato invernale, che ha cambiato non solo la squadra in campo, ma anche la fisionomia dentro e fuori dal campo. C'è stato un ruolino di marcia importante dalla 16°giornata in poi, probabilmente siamo stati tra le squadre che ha fatto più punti; se penso a dove eravamo, essere salvi oggi è un grande risultato. Ci siamo fermati nel momento più bello".

Sul futuro del campionato: "Lo stop è più che giusto, ora ci sono tanti punti di domanda. Se si riprenderà tutto sarà azzerato: la prima vale l'ultima. Sarà un mini torneo, dovremo farci trovare pronti. Ho letto tanto in questo periodo, ognuno ha il suo pensiero ed è normale che sia così. Chi è davanti vuole giocare, chi è in zona playout vorrebbe sospendere il campionato. Oggi tutto è giusto, e tutto non lo è. Non si può programmare il futuro del calcio se non si conosce la certezza della curva epidemica. Tutti vorrebbero riprendere, e ci sta voler tornare alla vita normale, però non si può prevedere nulla, ad oggi ci sono ancora 700 morti al giorno, è difficile parlare di calcio. Penso che, nelle ipotesi vagliate, qualsiasi decisione scontenterà qualcuno: sia il governo che la Lnd dovrà fare i conti con molto malcontento. Personalmente credo che A, B e C riprenderanno, ci sono interessi importanti; per la D è più complicato. Più tempo passa, meno tempo c'è per concludere il campionato. Certo è che le classifiche attuali hanno senso: chi era primo prima della sosta, lo era con merito, così come chi è ultimo lo era meritatamente".