Maurizio Casilli a NC: «Non ho rubato nessun calciatore. Samake ha preso 10 mila euro...»

Continua la querelle legata al passaggio di Samake all'Arezzo. Prima il comunicato del Licata (CLICCA QUI), poi le parole ai nostri microfoni dell'ormai ex procuratore del 23enne attaccante africano (CLICCA QUI).

Oggi, sempre ai microfoni è intervenuto l'intermediario Maurizio Casilli, che ci ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

«Io non ho rubato nessun calciatore. Non conosco queste persone che mi accusano; in un anno non ho mai contattato Samake, nonostante a Licata avessi dei calciatori. Nel corso della mia carriera ho perso dei calciatori importanti che, da disoccupati, li avevo portato tra i professionisti; li ho persi a malincuore, ma fa parte del lavoro. Di certo, per quello che avevo fatto per Miceli e Cattaneo, mi aspettavo un trattamento migliore, ancora mi chiedo il perché, visto che poi non si sono migliorati rispetto al lavoro che avevo fatto io da zero. Cattaneo, da senza squadra, ha firmato un triennale a Brescia in serie B con Sagramola e Castagnini; Miceli portato ad Olbia, Viterbese e poi un biennale a San Benedetto con cifre importanti».

Continua: «A fine campionato Samake aveva lasciato i procuratori, non ci vedo nulla di male; quando ci ho parlato per la prima volta, gli ho chiesto innanzitutto se fosse libero e mi ha risposto che stava prendendo delle decisioni per stabilire chi dovesse seguirlo per il futuro della sua carriera. Credo, comunque, di aver contribuito, in pochi giorni, a migliorare le condizioni del ragazzo. Mi chiedo se uno dei capocannonieri del Girone I possa avere un contratto da 10 mila euro, ma questa è un'opinione personale: ritengo che sicuramente qualche anomalia c'è stata per un ragazzo che ha fatto 26 gol negli ultimi 18 mesi».