Pasquale Cassese a NC: “Riccione è il mio terzo figlio”

Il nuovo presidente del Riccione Calcio si racconta ai nostri microfoni descrivendo il suo progetto con l'intento di scrivere la storia.
25.06.2022 19:36 di  Daniele Manuelli   vedi letture
Pasquale Cassese
Pasquale Cassese
© foto di Fya Riccione Calcio

QUESTIONE DI COLORI. Dall’elettronica al calcio.  I colori (blu e bianco) di Napoli città sono gli  stessi di Riccione, con il mare a fare da cornice anche in Romagna, regione prestata al Nord dicono i “sudisti” convinti e non solo…. Pasquale Cassese, imprenditore napoletano, originario di San Giorgio a Cremano -comune che diede vita all’attore Massimo Troisi-. è passato dalle parole ai fatti,  ma questa volta non c’è nulla da ridere, la Fya Riccione è divenuta cosa sua. Capo del gruppo Pc Distribution spa presente sul mercato dell’elettronica di consumo anche con il nuovo marchio Power X, il nuovo proprietario della Fya Riccione ha annunciato come  prima mossa il cambio di  denominazione in: “S.S.D. United Riccione Calcio Srl”.

SELF CONTROL.  Nell’intervista rilasciata capiamo diverse cose, i tifosi si pongono domande, Cassese usa un lessico corretto con il timbro partenopeo che emana sicurezza che diviene allo stato puro quando usa termini inglesi appartenenti al gergo moderno. Prima di entrare nel vivo dell’intervista provo a riassumere quanto appreso, in poche righe, mettendo insieme i quesiti della tifoseria, il passato nelle serie minori e il futuro appartenente ai giovani e a un giovane imprenditore: Le parole che siamo. Ma quali? E perché? La lingua batte dove il fast-break duole. Nostalgia canaglia, brontolano gli anziani tifosi della tribù riccionese di fronte al nuovo. I giovani, in compenso, vivono di fretta, di techno, di geroglifici. Il telefonino ha abbattuto le mappe canoniche, gli atolli di gerghi sui quali fare esperimenti lessicali, e focalizzarne il genere, scoppiano di turisti, in questo caso Il dibattito è aperto. E dopo anni a perlustrare (prima) e abitare (in seguito) in categorie minori il possibile ritorno tra i grandi per scrivere la storia…..   E non è detto che, per forza, “in medio stat virtus”. Lo scopriremo. Lo scoprirete. Precedenza alla carta. Bread to bread, che poi sarebbe pane al pane, l’inglese sarà pure meno musicale ma risulta più immediato , più conciso del nostro “latinorum”. Riassume meglio i concetti. United per dirne una rappresenta l’unione, quella del nuovo Riccione.

L’INTERVISTA.

Cassese perché Riccione?

“Riccione a Nord ha tratti della mia Napoli. I colori: il blu per il mare, il bianco per la purezza. La passione, la cordialità della gente e della Romagna in generale rendono questa terra unica dove si nota a prima vista il legame tra le persone e il territorio di appartenenza, un legame che si spiega con i fatti e non certamente a parole e Riccione per questo può essere definita una città del Sud prestata al Nord”.

Presidente mi perdoni, per non urtare la sensibilità dei “nordisti” non era meglio dire che la piadina era meglio in alcuni casi della pizza?

“Sorride”.

Tornando al calcio giocato, che Riccione  devono attendersi i tifosi e i simpatizzanti?

“La prima mossa sarà quella di trasformare l’attuale denominazione Fya Riccione in S.S.D United Riccione Calcio Srl”. L’unione fa la forza; United non è una parola a caso: Step by Step! Bisogna prendere in esame il passato ma portare anche freschezza, nuova linfa, intendiamo costruire una squadra protagonista in serie D con elementi motivati e felici di giocare a calcio rappresentando questo club”.

La squadra precedente sarà smantellata completamente?

“Stiamo facendo delle valutazioni opportune per capire quali elementi potremo confermare. A loro andranno aggiunti un mix di calciatori d’esperienza, provenienti anche da categorie superiori ed altri giovani interessanti adatti alla Serie D”.

Il discorso vale anche per il settore giovanile (vero fiore all’occhiello)?

Il Settore giovanile sarà un nostro punto di partenza. In questi giorni stiamo parlando con alcune figure presenti nell’ultima stagione  e faremo le giuste valutazioni. Intendiamo investire pesantemente anche laddove dovremo costruire il nostro patrimonio futuro”.

Presidente lei è mai stato protagonista nel mondo del calcio?

“Sono stato un giornalista pubblicista quando alla tenera età di 16 anni seguivo le gare del Giugliano Calcio in Campania. Se lei mi chiede se ho mai fatto calcio precedentemente la risposta è negativa, ma posso dirle e dire ai tifosi che oggi quello che sono e quello che ho realizzato nella mia vita sono riuscito ad esserlo e a farlo grazie alla mia testardaggine, capacità manageriale, cura dei dettagli e idee, quelle idee che nel calcio devi mettere a disposizione del gruppo rendendole concrete attraverso l’unione che diviene la forza di un gruppo per il successo, obiettivo finale. Anche dalle esperienze negative ho tratto insegnamenti, spesso ho interagito con coloro che non erano rimasti soddisfatti  nei rami lavorativi di cui mi occupo e sa com’è finita?

Prego…..prosegua…..

“Quel feedback negativo è divenuto presto positivo. Questo solo per dire che parlando non risolveremo mai nulla, occorre fare i fatti e questo che contraddistingue la mia persona da altre figure, il contatto e la risoluzione diretta. Non Essendo di Riccione, non potrò avere le risposte immediate, non potrò avere soluzioni immediate, ma con il tempo, conoscendo la realtà, le risposte e le soluzioni verranno trovate”.

Provo a leggere nella sua mente:” Lei  è ambizioso: vuole scrivere la storia e non accontentarsi?

“Esattamente! Il passato serve da esempio, voglio prendere spunti per il nuovo. Il futuro deve essere costruito dando un calcio al passato, e la volta che ci riesci significa che stai scrivendo in quel momento, la storia”.

La scelta di Mattia Gori come nuovo allenatore?

Mattia è un tecnico molto preparato nonostante la giovane età: Studia in continuazione, conosce il mondo del calcio alla perfezione ed è desideroso di riscattarsi dopo l’ultima esperienza. Le dirò di più (prosegue): “Sentiremo parlare di lui fra qualche anno  in serie A!”.

Presidente, leggendo la storia della sua azienda è corretto dire (punto di vista) in sintesi che è la sinergia che collega la sua figura a Mattia Gori?

Si! Progetto nuovo, gente giovane e congeniale al nostro programma lavorativo”.

A Gori si aggiunge anche la figura del nuovo direttore sportivo Giacomo Laurino.

“Si! Altra figura che io stimo moltissimo”.

Presidente, lei oggi è a capo di un’azienda e di un marchio importante, che cosa rappresenta il Riccione?

Io nella vita ho tre  figli, da ieri sera il  terzo che si chiama Riccione”.

Musica per le orecchie dei tifosi riccionesi, se i fatti terranno fede alle parole, forse anche i più anziani passeranno dall’orchestra Casadei a Gigi D’Alessio, dopotutto è solo il tempo che può dare le risposte e dopo tredici anni tornare in D ed esserci è già un primo passo per il calcio riccionese.