Portici, il pres. Ragosta a NC: «Arrivato il momento di capire cosa vogliamo fare»

23.09.2022 08:30 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Portici, il pres. Ragosta a NC: «Arrivato il momento di capire cosa vogliamo fare»

La redazione di Notiziariocalcio.com inizia il suo viaggio tra le interviste esclusive ai protagonisti del campionato di Serie D.

Ai nostri microfoni si è presentato Lorenzo Ragosta, presidente del Portici, il quale ci ha parlato innanzitutto della ambizioni del club: «Abbiamo iniziato questa stagione rivoluzionando la squadra non per nostra volontà: lo scorso anno quasi tutti hanno fatto un buon campionato e, nostro malgrado, ne abbiamo persi tanti. Però ci è venuta bene, abbiamo costruito un'altra rosa competitiva; abbiamo disputato partite importanti, nelle prime due abbiamo giocato bene soltanto un tempo. Il match con l'Aprilia forse ci ha dato l'idea che stiamo percorrendo la strada giusta, però è troppo presto».

Sul girone: «Molto equilibrato, non vedo né candidate alla vittoria né candidate per la lotta retrocessione. Le più chiacchierate Casertana e Paganese non le vedo ancora al top. Sembra sia ancora tutto aperto e, questa cosa, può anche portarci degli svantaggi, poiché squadre cuscinetto quest'anno non ne vedo».

Prossimo impegno il derby campano col Nola: «Un match che ci dirà ancora chi siamo: possiamo confermato quanto ho detto prima oppure ribaltare completamente il mio giudizio. Non riesco ad affrontare questo discorso, perché la squadra è nuova, le valutazioni debbono attendere. Abbiamo fatto sei campionati di D, ora è arrivato il momento di capire cosa vogliamo fare: una città come Portici è un punto di riferimento per la provincia, è una città con vocazione anche turistica, 70 mila abitanti, eccellente conduzione politica, c'è tutto per fare la Serie C, bisogna cambiare il progetto per costruire qualcosa di importante. Anche lo stadio subirà dei miglioramenti, c'è tutto per crescere».

Mercato chiuso? «Abbiamo una rosa interessante, ma stiamo valutando qualcosa, lo ammetto: guardiamo ad un'opzione che si è creata, ma non sono io ad occuparmene».