Trovarello: "Il Matelica vuol vincere sul campo. La Vastese ha investito da big. Notaresco? Si può..."

Trovarello: "Il Matelica vuol vincere sul campo. La Vastese ha investito da big. Notaresco? Si può..."

Non ha parlato solo di Chieti (clicca qui), il direttore sportivo, ed ex dirigente teatino, Omar Trovarello. Con la redazione di NotiziarioCalcio.com, il diesse si è soffermato anche in una analisi del girone "F" di Serie D.

Direttore, lei si aspettava questo exploit del Notaresco?
"Non pensavo ad un primo posto così conclamato a questo punto del campionato questo sì. Che però fosse tra le compagini che avrebbero lottato per vincere il girone io l'avevo già detto ad inizio stagione. Un po' perchè conosco l'allenatore, che è un ottimo trainer, ed un po' perchè conosco la società e so che hanno fatto un grande lavoro sui giovanni e non ha caso hanno parecchi under interessanti. Inoltre, da quando si sono spostati da Teramo, hanno le strutture ed hanno riacceso l'entusiasmo di un paese sì piccolo ma una piazza molto calda. Quindi c'erano tutti i presupposti per fare bene ed infatti in due stagioni hanno prima fatto un grande campionato e poi ora concorrono per il salto di categoria. Hanno azzeccato anche gli over con Sansovini, Pomante, Salvatori ed il portiere avendo sostituito Ginestra con Scotti e quindi di meglio in meglio. Devono guardarsi dietro ma sono convinto che possano arrivare fino in fondo".

C'è qualcuno che può impensierire i rossoblù?
"Occhio al Campobasso che sta tornando davvero forte. Così come il Matelica che starà lì a battagliare fino alla fine".

Parliamo proprio di Matelica. Anche lo scorso campionato sarebbe potuta approdare in C attraverso il ripescaggio ma non l'ha fatto (e non è la prima volta). Vuole arrivarci da prima ma non paga una partenza poco brillante...
"Hanno sempre investito tanto. Vanno fatti i complimenti a Canil perchè fa calcio in una situazione difficile, un paese piccolo, in montagna, dove probabilmente non ci sono pressioni e forse questo non è un bene perchè quando poi si va ad incontrare la squadra di turno blasonate, queste sono più abituate a dove fare i conti con la pressione che determina l'alta classifica. Così come penso sia successo lo scorso anno col Cesena e prima ancora con la Vis Pesaro. Credo che la società in ogni caso voglia arrivare in Lega Pro vincendo sul campo, perchè altrimenti per meriti già ci sarebbe. Credo si tratti dunque di una questione ambientale".

Guardando il fondo classifica, le abruzzesi non se la passano bene.
"La Vastese ha investito tanto, per giocatori e per budget credo sia molto vicino al Matelica. Ora ha cambiato allenatore e vediamo se il passo in campionato sarà diverso. Hanno anche un pubblico caldo che la domenica riempiono lo stadio. Stessa cosa per quanto riguarda il Giulianova che ha un passato più glorioso anche del Chieti guardando al professionismo. Una città che però non genera più un imprenditoria di livello ed ora fa fatica anche in Serie D. Ad Avezzano è tornato il presidente Paris, colui che l'aveva riportata in D dopo tanti anni. La società sta facendo la sua parte, anche sul mercato, e sono sicuro che alla fine loro miglioreranno di parecchio la loro classifica".