Villafranca Veronese, il ds Cannoletta a NC: "Sibilia vive su un altro pianeta"

Villafranca Veronese, il ds Cannoletta a NC: "Sibilia vive su un altro pianeta"

Il Villafranca Veronese non se la passa benissimo nel girone C di serie D: ultimo posto in classifica e cinque punti dalla zona playout. Oggi, però, i temi d'attualità sono altri, e ne abbiamo parlato con il direttore sportivo Mauro Cannoletta: "Abbiamo avuto una situazione particolare, il presidente ha avuto problemi personali ed abbiamo lasciato a casa tantissimi calciatori a dicembre. La squadra si è molto ringiovanita, e volevamo finire con loro il campionato, anche perché vedevo margini di crescita. Credo che, però, oggi vado tutto bloccato, sospeso definitivamente, e poi si deciderà chi deve scendere e salire. Spetta ai vertici prendere delle decisioni, bisogna assumersi la responsabilità, altrimenti cosa fanno? In D farei scendere le ultime due in ogni girone, ed in eccellenza si farà una graduatoria per chi deve salire, ma ci saranno anche parecchi ripescaggi".

"Mi fa ridere il presidente Sibilia", continua Cannoletta, "quando dice che il calcio deve andare avanti, forse vive su un altro pianeta; per me l'unica cosa che deve fare è non permettersi di dire una cosa del genere, perché c'è gente che sta vivendo una situazione disperata. Ho tanti colleghi che hanno perso persone di famiglia, è assurdo pensare ad altro. Il calcio è l'anello debole di questa catena, vive di sponsorizzazioni. Lui si deve impegnare a chiedere un fondo al governo; se dovessimo ripartire, ci sono squadre di D che faranno fatica a pagare stipendi e trasferte".

"Io non faccio i debiti perchè Sibilia vuole finire il campionato", continua il dis del Villafranca Veronese, "la federazione deve capire che il campionato va assolutamente chiuso, e pensare a come ripartire la prossima stagione. Noi abbiamo pagato fino a Febbraio, ma come faccio a chiedere ora i soldi agli sponsor che hanno le aziende ferme?! La serie A va finita perché si mantiene con i soldi dei diritti tv. Noi dobbiamo pensare di risparmiare, anche i calciatori devono venire incontro, in modo che il prossimo anno si può ripartire; è giusto che prendano 6 stipendi e che si accontentino per quest'anno, poi se ci sono società che non pagano da ottobre, quello è un altro problema. Se dovesse finire tutto oggi, l'anno prossimo iscriverò la squadra in Eccellenza; se dovessimo continuare, forse non ce la farei".