Il vaccino come pozione magica: la dimostrazione dell'incapacità dei politici

30.12.2020 14:30 di  Marco Pompeo  Twitter:    vedi letture
Il vaccino come pozione magica: la dimostrazione dell'incapacità dei politici

Salagadoola menchicka boola bibbidi-bobbidi-boo. Il vaccino come formula magica, la pozione degli odierni stregoni per combattere il temutissimo coronavirus, nello specifico il covid-19.

Con il vaccine-day dello scorso 27 dicembre, è cominciata la somministrazione che proseguirà sempre più sostenuta con l'inizio di gennaio e l'arrivo di ulteriori dosi. E con v-day è cominciata anche la caccia ai miscredenti, bollati come decerebrati o negazionisti. La propaganda governativa, a livello mondiale, impone l'adesione convinta ed oserei dire entusiastica al vaccino.

Eppure, e lo dice la prassi medico scientifica, per testare davvero l'efficacia ma soprattutto la mancanza di considerevoli controindicazioni ed effetti collaterali di un vaccino servono fino a dieci anni di osservazioni mediche.

Sì dirà, a ragione, che non si può attendere, che la normale cautela è da immolare sull'altare della vittoria nella battaglia pandemica e che salvare centinaia di migliaia di vite val bene correre il rischio.

E chi potrebbe obiettare? Però la domanda vera è un'altra: è stato fatto tutto il dovuto per combattere questa guerra oppure no? Perché in questo momento ciò che appare lapalissiano è che stiamo perdendo la guerra e per vincerla siamo tutti disposti a lanciare la bomba atomica sul virus. E poi importa se nel futuro una parte della popolazione potrebbe avere delle conseguenze. Preferiamo le certezze, cioè la sconfitta del coronavirus, alle incertezze, possibili e non certi effetti collaterali. Il guaio è che neppure il vaccino potrebbe essere efficace in toto. Si stanno moltiplicando le variazioni tanto temute del virus e questo potrebbe portare all'inefficacia dello stesso. Certo, anche qui siamo in presenza del condizionale perché pure in questo caso certezze non ve ne sono e perché non ve ne sono? Perché non ci sono stati i tempi per testarne l'efficacia nel lungo periodo. Ma tutti questi ragionevoli dubbi non sono un po' tanti per sganciare la bomba atomica senza pensarci?

Dilemma inutile: la decisione è stata già presa ed a tutti noi non resta che accettarla. E la si potrebbe accettare persino, a patto di aver fiducia in chi queste decisioni, per conto nostro, le prende. E voi avete fiducia in queste persone? Avete realmente fiducia nei governanti e, più in generale, nei politici di questo Paese e della gran parte del resto del mondo? Ah giusto, dimenticavo che in questa occasione le decisioni dei nostri governanti sono il frutto dell'accurata collaborazione degli esperti tecnico scientifici. E loro hanno dimostrato, in larga parte, grande competenza, salvando l'onore di alcuni di essi. Sono diventati praticamente dei nuovi divi, passando più ore in televisione che... (meglio sorvolare). Ci hanno detto prima che non c'erano da fare allarmismi, che il coronavirus non sarebbe arrivato in Italia. Poi, dopo, che era simile ad una banale influenza, dopo ancora che le mascherine non servivano, che i guanti non servivano, poi che erano utili. Ed ancora che la prima ondata ci aveva colto impreparati, che predire la seconda era tanto fantasioso quanto cimentarsi in previsioni meteo a distanza di sei mesi dal giorno da vaticinare. Ancora: il virus è clinicamente morto, e pure: il caldo dell'estate lo ucciderà. E potremmo ancora andare avanti...

Pure in questo caso, quindi, più di qualche ragionevole dubbio è lecito averlo. Ed allora?

Beh, a voler essere un po' più attenti c'è qualcosa che si può comprendere quasi empiricamente: la totale inadeguatezza della classe dirigente non solo italiana ma mondiale. Fatta salva qualche eccezione, ovviamente. Ed a rendere evidente tutto ciò è il comportamento della Cina.

Là dove tutto e cominciato, nello stesso posto dove tutto sembra essere finito. E già perché la Cina è stata la nazione che per prima ha dovuto affrontare il virus, subendo anche gli sfottò di chi poi, in seguito, da ridere avrebbe avuto ben poco. La stessa Cina dove la seconda temuta ondata non è mai arrivata, la stessa Cina che è l'unico Paese al mondo dove oggi la vita è praticamente tornata alla quasi normalità. Già da mesi, praticamente da settembre scorso, per strada a Wuhan, epicentro del dannatissimo covid-19, in tanti non indossavano neppure più la mascherina ed i ristoranti erano tornati affollati di avventori. Sarà stato merito del vaccino? I "subdoli" cinesi lo hanno iniettato a tutta la popolazione segretamente tacendolo anche al resto del mondo? Beh per i complottisti può essere una traccia valida da seguire.

In realtà, la Cina ha praticamente sconfitto la pandemia senza arrivare alla somministrazione di alcun vaccino, che pure ancora stanno testando (questo dovrebbe suggerirci qualcosa). Lo ha fatto con un tracciamento capillare degli infetti, e delle persone con cui queste erano venute a contatto (altro che il flop dell'applicazione Immuni), ed una sorta di bombardamento a tappeto di test per scovare il più alto numero di infetti e cercare di curare, assicurandosi anche di isolare gli stessi. Pensate che in dieci giorni sono stati sottoposti a tampone tutti ed 11 milioni di abitanti di Wuhan, per capirci in Lombardia in otto mesi di test ne sono stati fatti appena 2,5 milioni.

Inoltre, a differenza di quanto visto fare in occidente, in Cina si sono costruiti in pochi giorni dei siti ad hoc per trattare i malati covid a differenza di quanto abbiamo fatto noi, e come detto tutto l'occidente, in cui si sono convertiti alcuni reparti di ospedali per trattare pazienti con il coronavirus. E grazie a questa genialata abbiamo favorito il contagio tra persone infette e persone non infette che comunque dovevano recarsi in ospedale. In Cina, invece, costruendo ex novo delle strutture pensate esclusivamente per il covid, peraltro localizzate lontano dai comuni ospedali, si è ancor di più isolato il virus diminuendo il rischio di contagio.

E così da tempo la Cina è tornata a vivere, mentre nel resto del pianeta terra si continua a morire. Loro non hanno sganciato alcuna bomba atomica ma hanno dimostrato efficienza ed efficacia, probabilmente evidenziando di essere la vera forza mondiale dominante.

Si dirà che il regime vigente in Cina ha permesso tutto ciò, ovvero le limitazioni alla libertà personale hanno permesso tutto questo. Ed è sicuramente, in parte, vero. La libertà è il bene più importante della nostra vita. Ma qui dovremmo poi aprire un capitolo di tipo politico troppo lungo (noi occidentali siamo realmente liberi?).

Ciò che potevamo e dovevamo fare era prendere spunto dalle misure di chi per primo ha affrontato la pandemia e la sta vincendo. Dovevamo studiarle e farle nostre, magari migliorandole persino. Ed invece no, noi sganceremo la bomba atomica incrociando le dita e sperando che ciò serva realmente a vincere la battaglia anche se la guerra forse è già persa.

Maledire i politici ed i governanti però è esercizio troppo semplice: guardiamoci davvero allo specchio perché siamo stati noi a mettere quelle persone alla guida delle nazioni, ignorando che un voto vale ben più di una promessa vacua ed un tornaconto personale.

Ed allora tutti insieme: Salagadoola menchicka boola bibbidi-bobbidi-boo. Che la pozione magica ci salvi tutti.