Santa Maria delle Mole, da lunedì via alla preparazione al “Ferraris”

Promozione Lazio
21.08.2020 14:45 di Maria Lopez   vedi letture
Santa Maria delle Mole, da lunedì via alla preparazione al “Ferraris”

Il Santa Maria delle Mole è pronto ad inaugurare la nuova stagione di Promozione. Accadrà lunedì quando giocatori e staff tecnico si ritroveranno al “Ferraris” (di nuovo “tana” dei bovillensi nel prossimo campionato) per dare il via alla preparazione atletica in vista dell’esordio ufficiale che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo stanti le problematiche legate al Covid) avvenire il prossimo 27 settembre.

Agli ordini del neo tecnico Daniele Paolini, che è reduce dalla vittoria del campionato col La Rustica assieme al direttore sportivo Roberto Spinetti (anche lui in forza al club marinese), ci saranno i portieri Brugnettini, Maggini e Scardetta, i difensori Angeli, Di Ruzza, Porcacchia, Nati, Borsa, Fabrizi, Foriglio, Pettinari e Sbardella, i centrocampisti Fumelli, Lukaj, Maio, Marchetti, Maxim, Barbaria, Serafini e Stufa e gli attaccanti Antonelli, Babbucci, Spinetti e Scardini. Il Santa Maria delle Mole sarà al suo terzo anno consecutivo in Promozione ed è ormai diventata una realtà calcistica importante del territorio di Marino e non solo, tanto che anche in questa stagione (caratterizzata dalle “incertezze” provocate dall’emergenza sanitaria mondiale) il club ha profuso notevoli sforzi per allestire un organico competitivo per i vertici di questa categoria. Proprio per questi motivi, la società ha voluto fortemente rientrare nell’impianto “storico” di Santa Maria delle Mole dopo due campionati disputati a Ciampino ed è fermamente intenzionata, in un futuro non troppo lontano, ad organizzarsi anche a livello di settore giovanile agonistico e Scuola calcio. Per riuscire a sviluppare un discorso di questo tipo e a realizzare questo obiettivo, però, sarebbe importante avere a disposizione un impianto all’altezza (come ad esempio è diventato il “Fiore” nel corso del tempo) per dare possibilità di crescita anche ai ragazzi delle popolose “zone periferiche” della città.