Giornata di presentazioni in casa Atalanta. Nella sala stampa del Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia si è presentato il nuovo attaccante della Dea, Nicolò Zaniolo. Nell'occasione con Zaniolo era presente Luca Percassi, amministratore delegato del club nerazzurro, che ha parlato introdotto il nuovo arrivato: "È motivo di grande orgoglio averlo portato all'Atalanta, è giusto far parlare lui, un grande in bocca al lupo per la stagione che lo aspetta".
Qui c'è Gasperini che ti ha voluto fortemente.
"In primis buon pomeriggio a tutti, ci tenevo di ringraziare il presidente, il direttore, il mister e lo staff per questa possibilità, di vestire una prestigiosa maglia. Appena ho saputo l'interesse di questa società non ho più sentito nessun'altra squadra, non ho esitato a scegliere questo progetto. Per me è il passo più adatto alla sua carriera. Sappiamo quanto il mister sia bravo a valorizzare i giovani, a tirare fuori il meglio da ogni atleta".
Come ti vedi collocato tecnicamente?
"Io penso innanzitutto a giocare, ogni parte del campo il mister decide. Davanti posso fare tutti i ruoli, da punta a trequartista".
Due anni fa voleva andare alla Juventus, è andata com'è andata. L'Atalanta può essere la tua Juventus?
"Lo sta dimostrando anno dopo anno che non è più una realtà, è una certezza, noi dobbiamo essere bravi come abbiamo fatto gli anni precedenti, i risultati sicuramente arriveranno".
Sul rientro in gruppo.
"Stiamo lavorando mattina e pomeriggio, mi sento molto meglio, sono stato fermo un mese e mezzo, due, l'infortunio è alle spalle e la frattura a posto. Non mi pongo obiettivo a lungo termine ma a breve, giorno dopo giorno il focus è quello di essere a disposizione".
Il reparto è affollato...
"La concorrenza fa parte dello sport, più alzi l'asticella più i compagni sono forti. Sono contento di far parte di questo reparto offensivo. Conoscevo già tutti prima, sono grandi giocatori, non vedo l'ora di potere iniziare con loro e far vedere quello che sono capace di fare".
Due parole di Percassi sulla nuova acquisizione del centro sportivo.
"Sapete bene quanto ci teniamo negli investimenti delle infrastrutture, siamo orgogliosi dello stadio che si sta completando. Quando c'è stata l'occasione di allargare il centro sportivo l'abbiamo colta. Faremo il decimo campo del centro sportivo per far sì che questo diventi ancora più gradevole per tutti i ragazzini che fanno la trafila e le famiglie che possano essere accolte. Siamo particolarmente contenti, stavamo seguendo da tempo questa situazione".
Arriva da un anno turbolento... Può essere l'ultima possibilità?
"Io non sento pressioni, devo dare il massimo, fare gli allenamenti a mille. Seguire in tutto e per tutto ciò che ci consiglia. Non è l'ultima possibilità ma una possibilità, la voglio prendere al volo".
Sugli ultimi due anni.
"Quando sono andato via dalla Roma volevo fare un'altra esperienza, all'estero, perché ti fa maturare come persona e come uomo. Avevo bisogno e volontà di voler cambiare, ciò non vuol dire che cancellerei tutto di questi due anni. Tante cose negative, ma anche positive. Ora sono felice di essere tornato in Italia e non vedo l'ora di iniziare".
Ha parlato con Scamacca e Carnesecchi?
"Con Gianluca e Marco ho un rapporto da molto tempo, con il primo ancora più approfondito perché ci vedevamo fuori dal campo. Quando è uscita l'Atalanta a chiamarmi è stato lui, dopo l'interesse la mia volontà era questa. Ho valutato che fosse l'opportunità più importante e da prendere".
Cosa le ha lasciato il campionato in Premier League.
"Quando tu cambi nazione, lasci casa, la tua famiglia, la comfort zone... Vuoi o non vuoi maturi, quindi sono andato in Inghilterra, la cultura era diversa, il modo di vivere anche. Mi sento molto maturato, la Premier è un campionato diverso dalla A, nel mio bagaglio si è aggiunta questa esperienza".
Obiettivi di gol?
"Voglio essere al 100% per il Real Madrid, ho degli obiettivi ma di squadra, di prestazione, di miglioramento. Sui gol... Sono importantissimi, ma a lungo periodo mi sembrano poco realistici".
Sullo stadio.
"Giocare qui non era per niente facile, con la Roma. Le partite erano sempre sentite, lo stadio è caldo, pieno di passione, i tifosi mi hanno fatto sentire il calore, il loro apprezzamento. L'ho visto, è molto bello".
L'Atalanta sta diventando un Ital-anta...
"Anche per i nuovi arrivi è più semplice, sono italiano e mi sono ambientato molto bene nel gruppo. Ci sono anche stranieri che sono la colonna portante di questa squadra. Il gruppo è grande, affiatato, remano tutti nella stessa direzione".
Sul rapporto con il padre.
"Mi dà molti consigli, mi ha sempre detto che l'allenatore adatto per me era Gasperini. Quando si è presentata questa opportunità non ci ho pensato due volte. Con Vecchi ho avuto un grande rapporto".
Sul miglioramento dell'Atalanta.
"Oramai è una delle migliori d'Italia, ma anche d'Europa per come abbiamo visto la scorsa stagione. Quando giocavo contro mi impressionava la forza fisica della squadra, la corsa, l'attacco alla profondità, un pressing asfissiante. Contro l'Atalanta erano tre partite in una".
Sul tempo.
"La pazienza è fondamentale, quando si sbaglia viene subito messa al centro delle polemiche. Qui è un posto improntato sulla possibilità di sbagliare, i risultati si sono visti".
Sul Real Madrid.
"Ho esordito contro di loro, ma non ho segnato. Speriamo che magari quest'anno...".
Chiude Percassi: "Lo abbiamo avuto da avversario, lo abbiamo temuto e rispettato da avversario. Sin dal primo giorno che si è approcciato ha avuto una professionalità eccellente, è arrivato il primo giorno di ritiro per far capire quanta voglia ha di recuperare e mettersi in mostra. Abbiamo fatto un lavoro certosino con il ds Tony D'Amico, siamo convinti di poter fare un ottimo lavoro insieme, tutto passa attraverso la grande dedizione che avrà nei particolari. Il comportamento è perfetto, fino a oggi, in pieno stile Atalanta. Siamo sicuri che ci darà grandi soddisfazioni".
E Koopmeiners?
"È ancora qua, come gli altri giorni. Non è cambiato nulla".
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