Il direttore sportivo dell'Ascoli, Matteo Patti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione Profumo di Derby su YouTVRS, condotta da Giulia Rizzardi, per fare il punto sulla situazione della squadra dopo il recente passo falso in campionato. Nonostante la sconfitta patita contro il Gubbio, il dirigente ha espresso un sentimento di grande fiducia e consapevolezza nei mezzi a disposizione del club.

«Il risultato ottenuto con il Gubbio non ci fa piacere per quanto espresso in campo», ha ammesso Patti, riconoscendo la prestazione di sacrificio della squadra. L'amarezza è tanta per come è maturata la sconfitta: «I ragazzi hanno avuto tante occasioni, non si sono mai risparmiati, nell'unico tiro abbiamo preso gol e c'è del dispiacere». Il rammarico principale è legato al divario tra la qualità del gioco prodotto e l’assenza di punti in classifica: «Il rammarico è vedere questa mole di gioco e non ottenere punti». Nonostante tutto, l'imperativo è guardare avanti con ottimismo: «Però c'è grande consapevolezza dei nostri mezzi, voglia di proseguire questo percorso che è luminoso. Non ci abbattiamo e non ci scoraggiamo, siamo in crescita».

Interrogato sui principali avversari nel Girone e sul recente rallentamento di squadre come l'Arezzo, con il Ravenna che si profila come il contendente più ostico, il DS ha preferito concentrarsi unicamente sul percorso della propria squadra.

«Guardiamo solo a noi stessi, per mettere in campo i concetti che conosciamo», ha replicato Patti, sottintendendo una filosofia che pone l'attenzione sulle prestazioni interne prima che sugli equilibri esterni. La valutazione finale sarà demandata al campo: «Alla fine tireremo una somma, vedremo cosa dirà il campionato».

Una mentalità che si riflette anche sull'obiettivo stagionale: sebbene il sogno della promozione diretta sia vivido, la dichiarazione ufficiale è improntata al pragmatismo. «La nostra ottica è cercare di mettere in campo il nostro meglio, senza risparmiare nulla e poi alla fine tireremo le somme».

Il direttore sportivo ha confermato che il campionato di Serie C di quest'anno si sta rivelando particolarmente equilibrato e incerto, rendendolo al contempo affascinante: «Si, è bello e interessante. Si può vincere e perdere con tutte le squadre che sono organizzate bene aldilà del blasone». La competitività diffusa richiede all'Ascoli di mantenere alta la guardia in ogni singola giornata.

Si è tornato poi sull'argomento del derby perso in Coppa Italia, un risultato che, secondo alcuni, potrebbe avere ripercussioni psicologiche sulla squadra. Patti ha minimizzato l'impatto di quell'incontro, fornendo una sua interpretazione della sfida stracittadina: «Ognuno è libero di pensare e dire quello che ritiene opportuno. Il derby lo abbiamo vinto, quello di coppa non siamo riusciti a portarlo a casa».

Un momento significativo dell'intervista è stato il messaggio rivolto alla tifoseria bianconera, che da sempre sostiene la squadra con una passione encomiabile e sogna il ritorno in Serie B.

«I tifosi sono encomiabili, li ringraziamo per quello che ci danno ogni settimana e ogni giorno, gli attestati di stima sono quotidiani, verso lo scudetto che loro amano», ha dichiarato il dirigente, riconoscendo l'amore incondizionato della piazza. E ha aggiunto un messaggio forte sul loro valore: «Non meritano questa categoria, noi dobbiamo essere consapevoli del nostro percorso, sapere da dove siamo partiti e come siamo partiti». La società è determinata a proseguire la sua corsa verso l'alto: «Abbiamo accelerato tanto e non vogliamo fermarci, l'obiettivo è sicuramente di migliorare e andare in un'altra categoria perché questa società lo merita».

Infine, un cenno è stato dedicato alla prossima finestra di calciomercato, quella di gennaio. Nonostante manchi ancora più di un mese e mezzo e molte partite da giocare, il lavoro della dirigenza è costante.

«Il lavoro c'è sempre, non ci spaventa. E' abbastanza presto, manca più di un mese e mezzo e ci sono da giocare ancora tante partite», ha sottolineato Patti. Il direttore sportivo ha ribadito che l'attività di scouting e valutazione è in corso quotidianamente: «Il lavoro è quotidiano da sempre, tutti i giorni». Tuttavia, il mercato di riparazione è noto per la sua volatilità e difficoltà di pianificazione: «Il calcio è in continua evoluzione, non possiamo programmare chissà quanto, soprattutto il mercato di gennaio che è imprevedibile». La porta a possibili innesti, dunque, non è chiusa, ma ogni mossa sarà ponderata e dettata dalle opportunità e dalle reali necessità che emergeranno nelle prossime settimane.

Sezione: Serie C / Data: Mer 12 novembre 2025 alle 12:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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