Pistoiese, mister Sassarini: «Reggiana? Se guardi gli undici in campo e chi entra, caschi sempre male»

17.09.2021 20:45 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Pistoiese, mister Sassarini: «Reggiana? Se guardi gli undici in campo e chi entra, caschi sempre male»

Sabato 18 settembre (ore 17:30) la Pistoiese riceve la Reggiana, gara valida per la quarta giornata del campionato di serie C girone B. Sarà un compito arduo quello degli arancioni di mister Sassarini che al Melani affronteranno i granata di mister Aimo Diana, squadra esperta che nel mercato estivo ha rivestito un ruolo da protagonista, poiché l’obiettivo della società è quello di tornare subito in Serie B.

REGGIANA SQUADRA TOSTA

Rosa qualitativamente e tatticamente importante, costruita per arrivare nei piani alti della classifica. E questo David Sassarini lo sa bene. «Se guardi gli undici in campo e chi entra, caschi sempre male. Dobbiamo essere bravi a fare bene le nostre cose, limitando le loro doti e cercando di dare meno possibilità e opportunità ai nostri avversari».

SETTIMANA INTENSA

Il tecnico spezzino avrà a disposizione la rosa (quasi) al completo: «Dovrebbe mancare solo Pertica mentre gli altri hanno recuperato tutti. E’ stata una settimana intensa di lavoro – ha spiegato il tecnico – siamo riusciti a far allenare insieme due volte i difensori centrali, ed è la prima volta che accade da inizio stagione. Sabotic è disponibile anche se arriva da un periodo di inattività, è stato fermo 25 giorni dove ha ricominciato il percorso».

INIZIO IN SALITA

«Sapevamo di un inizio difficile – ha affermato il tecnico della Pistoiese – ma sappiamo anche che con la squadra a posto i punti potevano essere molto di più. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia in questo momento, dobbiamo pensare a crescere migliorando collettivamente. Lavorare sugli errori e concretizzare le opportunità, di conseguenza arrivano anche i punti. Se facciamo la partita correttamente siamo in grado di finirla. ll rammarico, ripeto, è specialmente per i difensori che non si sono mai allenati assieme. Gennari non è mai stato utilizzabile in allenamento e i centrali sono stati costretti a giocare senza un briciolo di sintonia. Questa può essere la conseguenza dei gol subiti a Pontedera che con il lavoro magari non avresti preso».

Una gara, quella del Mannucci, che sicuramente poteva prendere un’altra piega se la Pistoiese non avesse fallito dal dischetto una grande opportunità: «Noi abbiamo due o tre rigoristi – ha sottolinato il tecnico ligure – poi di conseguenza sono loro che si prendono le responsabilità. A seconda dell’evenienza c’è un battitore designato, ed in quella partita era Vano».

DINAMICHE DA SFRUTTARE

«Se partiamo dal basso, non è che lo facciamo per goliardia o per un piacere estetico. Abbiamo degli attaccanti che hanno grandissima gamba e se siamo bravi ad attrarre gli altri poi dietro la schiena abbiamo quaranta metri di campo. Non è che vogliamo sempre uscire sempre con la palla al piede ma dobbiamo saper alternare le varie soluzioni. Poi – ha concluso Sassarini – ci sono delle dinamiche da sfruttare più correttamente».