Reggina, patron Gallo: "Serie C è un insulto"

22.01.2019 12:00 di Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com
Reggina, patron Gallo: "Serie C è un insulto"
© foto di NotiziarioCalcio.com

La Reggina in Serie C è un insulto". Parole forti e ambizioni chiare per Luca Gallo, nuovo patron del club calabrese, oggi protagonista in conferenza stampa: "Vi voglio dire la verità, vi dico quello che spero e che sogno di fare per tutta la città, per la squadra, per tutti. Chi si rifugia dietro la parola 'programmazione' forse ha paura di essere preso in giro nel caso di fallimento: io voglio tutto subito, voglio vincere subito. Io ho notato una depressione e una prostrazione totale, non sentivo respirare per le strade la Reggina. Io volevo risollevare tutta la gente, tutta la città, per questo motivo io devo fare di tutto per questo. Io potevo benissimo dire: "Programmo", poi magari non tiro fuori un euro e non compro nessuno. Poi magari compro e il calciatore che vuole spaccare non riesce a incidere. Il mio fine è quello di raggiungere i play-off quest'anno. Ma i playoff sono il 30% del mio progetto sportivo. La Reggina in Lega Pro è un insulto, poi se riesco tanto meglio".

 

Sull'acquisto del club.
"È il caso che mettiamo il punto sulla situazione che riguarda l'acquisto del club. La società non è stata ceduta, ma acquistata, le cifre non le riferirò mai. Io devo essere onesto con la tifoseria della Reggina, a loro devo la spiegazione dei fatti, a nessun altro. È nato tutto con una data precisa, mercoledì 12 dicembre c'è stato un contatto con l'avvocato Iiriti, che ha chiamato un avvocato suo amico, che non aveva alcun rapporto con la Reggina. Iiriti ha chiesto un recapito della società, in precedenza avevamo avuto un confronto con l'avvocato, che mi aveva sottolineato che la Reggina versava in condizioni molto difficili e che quindi c'era la possibilità di intervenire ad aiutare il club. Il contatto reale tra l'avvocato Iiriti e la dirigenza, nella persona di Giuseppe Praticò, è avvenuto il 18 dicembre. Io ho parlato personalmente con la dirigenza in data 21 dicembre, quando poi la Reggina è venuta nei miei uffici e in quella circostanza ho parlato per la prima volta con loro. Il 21 dicembre abbiamo effettuato i bonifici alle ore 17, tre ore prima di firmare il preaccordo per la società. Qualcuno mi ha detto: "Se l'accordo non andrà a buon fine, lei ha perso i soldi". Non mi interessava, ci tenevo solo che la squadra scendeva in campo, che magari potevo dare una gioia alla tifoseria e a tutto l'ambiente. La trattativa è nata alle ore 11 del 21 dicembre e si è chiusa alle ore 20, questa è la verità".