Teramo, il ds Federico: «Alla presentazione di Paci ero l'unico pazzo che...»

06.04.2021 08:00 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Teramo, il ds Federico: «Alla presentazione di Paci ero l'unico pazzo che...»

Sandro Federico, direttore sportivo del Teramo, è intervenuto in conferenza stampa dopo il successo contro la Turris, che ha posto fine alla serie di tre passi falsi di fila: "E' stata una vittoria frutto della voglia di continuare a fare bene, contro una Turris veramente organizzata, per cui sapevamo che sarebbe stato un avversario difficile. La squadra ha risposto alla grande, ma non ho mai avuto dubbi. Questa squadra non ha mai tradito le attese: qualche passaggio a vuoto c'è stato, ma è normale in un percorso di crescita, con tanti ragazzi giovani. Siamo consapevoli che possiamo divertirci e regalarci ancora delle soddisfazioni".

"Importante in chiave playoff? Era importante perché venivamo da una serie di sconfitte e la volevamo a tutti i costi, poi soprattutto per prepararli al meglio. Siamo lì dalla prima giornata, anche se abbiamo perso un pochino di terreno, ma noi siamo sempre aggrappati a questo treno. La vittoria ci serviva per arrivare ai playoff in una condizione ottimale. Questo farà la differenza. La vittoria ci è servita per tornare a marciare come sapevamo fare".

"Assenza Iachini? Questa squadra anche individualmente è cresciuta tantissimo, è una squadra che sta rendendo al massimo, anche se c'è stata qualche battuta a vuoto. La squadra è sempre motivata e sul pezzo. Non credo ci sia bisogno di motivazioni, è umano sbagliare una partita. Ovviamente eravamo tutti delusi domenica scorsa, immaginate che voglia di vincere c'era dopo la partita di Vibo. Non si fa apposta a perdere una partita come quella. La nostra prestazione è stata al di là o meno della presenza del presidente che può essere ovviamente deluso. Alla presentazione di Paci ero l'unico pazzo che diceva che avremmo potuto fare un grande campionato, addirittura abbiamo alzato le aspettative perché abbiamo giocatori veramente forti, che non hanno bisogno di stimoli esterni, sanno cosa vuol dire tirarsi fuori da una sconfitta".