Bari, finalmente... una primavera felice

13.03.2019 20:30 di Maria Lopez   vedi letture
Fonte: gazzetta dello sport
Bari, finalmente... una primavera felice
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Non occorre essere maghi per prevederlo. Dopo 5 anni la Bari del pallone tornerà a godersi la primavera. Una gran bella primavera. Tra 8 giorni si alzerà il sipario sulla stagione dei fiori e della rinascita dopo il letargo invernale, e troverà i biancorossi lanciatissimi verso il ritorno nel calcio professionistico. Epilogo tanto giusto quanto naturale ad un progetto partito con le idee chiare e con i presupposti più solidi, per durare nel tempo. Quel che auspicano i tifosi biancorossi, dopo tante primavere trascorse tra amarezze e delusioni, intorno a programmi costruiti su castelli di sabbia.

Sono rimasti impressi nella memoria dei baresi, anche di chi non frequenta solitamente il San Nicola. Quei 3 mesi che segnarono i confini della “meravigliosa stagione fallimentare” tra marzo e maggio del 2014. In ordine di tempo l’ultima bella primavera, per il calcio biancorosso. Al tramonto più malinconico della lunga era Matarrese, l’A.S. Bari si ritrovò indebitata fino al collo, senza un centesimo e con il fallimento alle porte. La miseria nera finì per cementare il gruppo guidato dalla strana coppia Zavettieri-Alberti (i due tecnici non hanno mai legato) divenuto ben presto un fenomeno social. Dal mare magnum delle difficoltà emerse un Bari tanto forte, quanto simpatico e vicino alla gente. La squadra di Defendi e Sciaudone, Ceppitelli e Polenta sfiorò la promozione in A (svanita nel doppio spareggio con il Latina), ma riuscì a far sognare un’intera città. QUEI QUATTROANNI Chi rilevò dal tribunale la società biancorossa cavalcò l’onda dei sogni, ma commise il grossolano errore di smontare quel fantastico gruppo. Pian piano, andarono via tutti i protagonisti della “stagione fallimentare”. E il Bari fu costretto a rifare tutto, per 4 anni di fila, ad ogni sessione di mercato. Al timone biancorosso si sono alternati Mangia, Nicola,Camplone, Stellone, Colantuono e Grosso. Da Bari è passato un centinaio di calciatori, qualcuno in più. Ma le primavere si sono rivelate amare. Clamorosa la debacle accusata dagli uomini di Stefano Colantuono, 2 anni fa. Parevano sfrenatissimi sulla corsia della promozione, conquistarono appena 7 punti negli ultimi 12 turni. Mentre, nella scorsa primavera, il Bari di Fabio Grosso frantumò le chance di promozione diretta con un poker di pareggi consecutivi (Salernitana, Pescara, Novara e Foggia), fino a perdere il primo spareggio playoff a Cittadella. In realtà il dramma era già in atto da metà marzo, quando la società mostrò i primi segni evidenti (ritardato pagamento degli stipendi e mancato versamento dei contributi erariali) della crisi finanziaria che portò alla penalizzazione di 2 punti e, dopo, allo sfascio della gestione Giancaspro. 

Con tante macerie e ruderi alle spalle, d’ora in avanti tutto può essere più bello da vivere. A cominciare dalle ultime 8 giornate di un campionato che ha offerto, soprattutto, gioie e gol ai tifosi del Bari. Finalmente aria pulita di primavera, per rigenerare la storia del club biancorosso. E, per non farsi mancare nulla, anche il supporto di un nuovo look: le 3 maglie che saranno battezzate domani dal presidente Luigi De Laurentiis. Le stesse che accompagneranno gli uomini di Cornacchini negli ultimi, dorati, metri del rettilineo di arrivo. Le prime casacche ufficiali di una nuova era.