Caratese, Criscitiello: "Ma quale schiaffo, era una carezza. Mi fa piacere questo caos... vuol dire che faccio notizia"

Caratese, Criscitiello: "Ma quale schiaffo, era una carezza. Mi fa piacere questo caos... vuol dire che faccio notizia"
© foto di NotiziarioCalcio.com

In diretta a "Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC, è intervenutoMichele Criscitiello, direttore di Sportitalia: "Io squalificato con la Folgore Caratese? È molto semplice io tutte le cose che faccio lo faccio con passione. La cosa che mi dispiace è che siccome i colleghi non sanno come attaccarmi o infangare il mio nome perché a livello televisivo qualcuno è durato dieci mesi e non quattordici anni. Molti scrivono le reazioni e non le azioni. I fatti che vi racconto sono anche divertenti. Hanno fatto un cinema. Questo caos mi fa piacere perché vuol dire che faccio notizia. Hanno raccontato una parte del film.

Io ero seduto in panchina sul 3 a 0 per noi ed ero felice. Ma se un dirigente, qualunque esso sia, mi dice “mongoloide siediti” e io gli dico “ce l’hai con me” inizia a dirmi “handicappato siediti”, io lascio l’area delimitata dalla panchina  e l’arbitro giustamente mi allontana. Io aspetto fuori la persona saluto tutti gli avversari correttamente  e dico al dirigente che aveva un 30-32 anni “Mi confermi quello che hai detto a caldo in panchina?” e lui risponde  “Confermo  tutto handicappato!” allora un ceffone non glielo toglie nessuno e lo rifarei perché le persone devono saper parlare. Io mi faccio il mese di squalifica e non ho problemi ma qualcuno deve imparare a parlare. 

Volevano fare cinema perché l’arbitro non ha  espulso nemmeno l’altra persona. Mi chiamo Michele Criscitiello e mi prendo quello che mi devo prendere, ma non fatemi paternali. Io da Enrico Fedele in pieno mercato mi sono preso un ceffone per un editoriale e me lo sono tenuto, poi abbiamo fatto pace.  Qui le persone fanno i finti preti. Stiamo parlando di una carezza, perché nemmeno l’ho toccato detto fra di noi.

L’anno scorso l’ultima giornata di campionato la Folgore Caratese non si è venduta la partita al Como e abbiamo giocato nonostante  non avessimo più nulla da chiedere al campionato, ricevendo i complimenti per la lealtà sportiva da tutta Italia. Nessuno ha scritto una riga. Abbiamo pareggiato 0 a 0 e il Gozzano è andato in serie C. Abbiamo una società che ha i conti in ordine e zero debiti. Abbiamo un centro  sportivo federale e nessuno dice nulla. Poi a fine partite c’è una lite e fanno il cinema nazionale. Secondo me chi si deve vergognare  sono i finti preti e non il sottoscritto che tra le altre cose non ho fatto nemmeno ricorso”.