Cesena, bomber Alessandro: "I conti si fanno alla fine...."

09.01.2019 13:00 di  Nicolas Lopez   vedi letture
Fonte: tuttocesena.it
Cesena, bomber Alessandro: "I conti si fanno alla fine...."
© foto di TuttoMercatoWeb.com

La vita è una cosa meravigliosa? Vero, verissimo. Anche il calcio moderno però, ogni tanto, sa regalare storie da raccontare. Storie da ricordare. Storie come quelle di Danilo Alessandro. “Non so cosa avrei fatto senza il calcio – ci racconta il grande protagonista della fresca vittoria bianconera con l’Avezzano –. Non esagero quando dico che il pallone mi ha salvato la vita…”.

Alessandro, lei arriva da San Basilio. Un quartiere di Roma che profuma di musica.
"Esattamente. Sono nati e cresciuti a San Basilio tre dei miei cantanti preferiti: Fabrizio Moro, Mannarino ed Ultimo. Proprio quest'ultimo, che io conosco personalmente, a febbraio tornerà a fare capolino al Festival di Sanremo. Lo scorso anno ha vinto fra i Giovani, ora ci riprova fra i Big. Sogno un suo clamoroso bis dopo appena 12 mesi...".

In verità ci sarebbe anche un quarto vip musicale che arriva da San Basilio...
"Vero anche questo. Ci sarebbe infatti da parlare pure di Ivano Michetti, uno dei due storici fondatori dei mitici Cugini di Campagna. Neanche a farlo apposta Ivano abitava proprio nel mio stesso palazzo. Poi io, poco più che diciottenne, ho lasciato Roma. Non so se adesso abita ancora lì...".

Il suo quartiere, purtroppo, non è soltanto musica. Ma anche degrado. E criminalità.
"San Basilio mi ha dato tanto, mi ha fatto diventare grande in fretta. San Basilio è parte di me. E non soltanto perché, per il sottoscritto, è stata una palestra di vita. Però non posso fare finta di niente: più volte questo 'pezzo' di periferia romana è balzato agli onori delle cronache nazionali per episodi poco piacevoli, anche legati allo spaccio di droga".

Fabrizio Moro una volta ha dichiarato: da ragazzo mi ha salvato la chitarra. 
"A me, invece, a salvarmi è stato il pallone. Nel vero senso della parola. Non so cosa avrei fatto senza il calcio. Mi ritengo una persona estremamente fortunata. Diversi miei amici d'infanzia che sono rimasti a vivere a San Basilio non hanno avuto proprio una vita facilissima. Hanno avuto problemi di vario genere, anche gravi...".

Parliamo di calcio. Un bilancio parziale di questa sua seconda avventura a Cesena?
"La scorsa estate sono tornato a Cesena con un unico imperativo: vincere il campionato. Ora questo primato parziale mi rende orgoglioso, ma non dimentico che praticamente c’è da giocare ancora un intero girone. Non mi fido di questo Matelica in crisi, di questo robusto vantaggio in classifica. Sul sottoscritto cosa posso dire? Finora ho segnato 9 gol. E regalato diversi assist ai miei compagni. Posso già ritenermi soddisfatto, ma i conti si fanno alla fine…".

Molti tifosi bianconeri la accusano di tenere troppo il pallone. Lei che dice?
"Questa lamentela all'inizio mi dava molto fastidio, ora a dire la verità ci ho fatto un po’ il callo. Non è mai facile far cambiare le abitudini di un calciatore sulla trentina. E comunque, ve lo assicuro, non è che Alessandro tiene troppo la palla fra i piedi perché vuole fare il fenomeno. La palla la si 'tiene' anche per far salire la squadra. Per perdere tempo...".

Cosa chiede a questo 2019 che ha appena emesso i primi vagiti? 
"Promozione a parte chiedo un prolungamento di contratto. A Cesena mi trovo divinamente. A Cesena ho trovato uno spogliatoio unito, dei tifosi calorosi, della gran brava gente. Questa piazza sa regalarti delle emozioni uniche ed io, proprio per questo, muoio dalla voglia di restare qui anche dopo il 30 giugno”.

Il compagno di squadra con cui va più d’accordo?
“Se proprio devo scegliere dico Ricciardo. Con il Gigante Buono del Cesena avevo giocato assieme già in passato, a Caserta. E’ stato bellissimo ritrovarlo qui in Romagna. Giovanni è una persona spettacolare: umile, solare, simpatico. Non scordiamoci poi dei suoi…gol. Che per noi sono fondamentali. Ne ha già segnati 11, può arrivare tranquillamente a quota 20”.

Vuole lanciare un messaggio alla vecchia gloria bianconera Angelo Rea?
“Rea, oltre a far parte dell’entourage che cura i miei interessi, è pure un amico. Gli voglio bene, anche se devo ammettere che con il sottoscritto è un po’ troppo esigente. Un messaggio per lui? Ho visto che negli ultimi mesi ha messo su qualche chiletto di troppo. Angelo, mi sa tanto che devi metterti un po’ a dieta. Sennò poi è un casino…”.