Cesena, Ricciardo: "In certi campi del Sud... cose mai viste"

"Offese, minacce, spintoni, inseguimenti, botte: voi non potete neppure immaginare cosa può succedere sui campi del Sud"
20.09.2018 09:30 di Anna Laura Giannini   vedi letture
Cesena, Ricciardo: "In certi campi del Sud... cose mai viste"

Giovanni Ricciardo è già nella storia del Cesena. Suo infatti il primo gol della nuova società bianconera, quello segnato domenica contro l'Avezzano. Ospite di TuttoCesena.it, si è raccontato in una lunga intervista: "Non poteva cominciare meglio questa mia nuova avventura in D. Domenica abbiamo sofferto tanto ma abbiamo vinto da grande squadra, dimostrando di avere gli attributi. Io, poi, ho anche segnato. Quando ho visto la palla in rete, quando ho sentito il boato dei nostri splendidi tifosi, mi sono emozionato di brutto. Segnare al Manuzzi? A pensarci mi vengono già i brividi. Ma ora non posso permettermi di guardare così avanti. Ora devo pensare soltanto a fare bene contro l’Olympia Agnonese. Domenica a Forlì ci aspetta un'altra battaglia. In serie D non c’è nulla di scontato. Chi pensa che abbiamo già la promozione in tasca perché siamo il Cesena non ha capito ancora nulla. La D è una vera giungla. Se vogliamo andare in C servirà un atteggiamento operaio condito però anche da qualche colpo ad effetto. Abbiamo un ottimo potenziale, dovremo cercare di sfruttarlo al meglio. Dovremo sempre stare con le antenne dritte, soprattutto in trasferta. Lo abbiamo visto anche ad Avezzano: in certi campi caldi, il fattore ambientale, può fare la differenza. Aneddoti delle esperienze al Sud in D? Offese, minacce, spintoni, inseguimenti, botte: voi non potete neppure immaginare cosa può succedere sui campi del Sud. Potrei quasi scrivere un libro su questo argomento. Una volta sono andato a giocare in trasferta in un paesino della Campania. Ricordo ancora che a fine partita, nel tunnel che portava agli spogliatoi, io e qualche mio altro compagno di squadra abbiamo preso pure le botte dagli…steward dello stadio. Pazzesco! Quando sento qualche mio collega ben più blasonato che, alla vigilia di qualche trasferta su al Nord Italia, parla di campo caldo da temere, mi scappa da ridere. I veri campi caldi sono altri... ”.