Città di Varese, Siaulys: "Siamo un gruppo nuovo e bisogna avere pazienza"

01.10.2020 18:00 di Redazione NotiziarioCalcio.com Twitter:    vedi letture
Fonte: varesesport
Città di Varese, Siaulys: "Siamo un gruppo nuovo e bisogna avere pazienza"
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Fisico possente e grande esperienza nonostante la giovane età (classe ’99), Ovidijus Siaulys dall’alto dei suoi 195cm ha già conquistato il Città di Varese. Malgrado il ko all’esordio, il portiere lituano ha avuto modo di mettersi in luce e di dimostrare il suo valore impedendo ai liguri del Sestri Levante di imporsi con un passivo più pesante. Ed è proprio in Liguria, a Chiavari, a pochi chilometri da Sestri, che comincia l’avventura italiana di Siaulys: “Sono arrivato nel 2016 alla Virtus Entella e ho cominciato a giocare in Primavera con i ragazzi più grandi. In Italia mi sono subito trovato bene, mi sento come a casa, e a Chiavari ho tante amicizie. Ho avuto come compagno di squadra Alessandro Iacobucci, calciatore e persona straordinaria che mi ha permesso di maturare molto nel mio ruolo, e ho anche avuto l’onore di allenarmi con Francesco Caputo. In più l’Entella mi ha permesso di giocare la Coppa Italia di Serie C contro la Carrarese, e per questo sarò sempre grato al club”.
Dopo aver giocato con la Primavera della Virtus Entella sei passato al Vastogirardi in Serie D; che differenze hai trovato fra le due esperienze?
“Il passaggio dalla Primavera alla Prima Squadra si sente eccome: in Serie D devi sempre essere concentrato perché al primo minimo sbaglio vieni punito, cosa che non sempre avviene nelle giovanili. Infatti capitan Viscomi ci continua a ripetere di tenere alta la concentrazione, sempre e comunque, e ha ragione”.

Il Città di Varese è una nuova tappa della tua carriera italiana. Come ti trovi a Varese?
“Qui mi trovo molto bene. Ovvio che all’inizio per me era tutto nuovo, ma pian piano si fanno nuove conoscenze e ci si fa conoscere. Varese è una bella città, ho avuto modo di girarla un po’ e devo dire che mi piace davvero tanto”.

Come sono andate le prime settimane di allenamento?
“Per prima cosa dovevamo conoscerci l’un l’altro perché eravamo ragazzi di diversa provenienza, ma ci è bastato poco. Ora ci conosciamo tutti, siamo diventati un bel gruppo e la squadra è davvero valida. Le prime settimane sono andate molto bene e tutti noi abbiamo capito che dobbiamo mettere il cuore in ogni cosa che facciamo”.

Archiviata la sconfitta di Sestri Levante, cosa ti aspetti dalla prossima partita?
“Stiamo lavorando sugli errori da non ripetere. Giocheremo in casa, nel nostro stadio, e dobbiamo assolutamente cercare di vincere”.

Per quanto riguarda il campionato, invece, cosa dobbiamo aspettarci dal Città di Varese?
“Speriamo di fare un buon campionato e la squadra, come ho detto prima, è valida. Dobbiamo allenarci bene in settimana, ascoltare il mister e dare il massimo sempre. Siamo un gruppo nuovo per cui bisogna avere pazienza, ma vedo che stiamo lavorando bene e sono fiducioso del fatto che i risultati arriveranno”.

Il tuo obiettivo personale, invece, qual è?
“Il calcio è uno sport di gruppo, per cui il mio unico scopo è fare bene con la squadra e cercare di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati a inizio stagione”.

Come ti descriveresti come portiere? E cosa si aspetta il mister da te?
“Da piccolo guardavo sempre Iker Casillas, ma se devo usare un metro di paragone attuale mi piacciono molto Ederson e Ter Stegen. Si tratta di due portieri molto bravi con i piedi e il mister, che già conoscevo da quando nel 2017/18 ha allenato la Primavera della Virtus Entella, si aspetta che io sia in grado di far partire l’azione. Inoltre il preparatore dei portieri Vella è davvero bravo e mi sta aiutando molto a migliorare da questo punto di vista”.

Le tue prestazioni italiane non sono certo passate inosservate, e infatti c’è prontamente stata la chiamata della Lituani Under21; che esperienza è stata?
“Essere convocati per il proprio Paese fa sempre piacere e l’esperienza in Nazionale è stata decisamente positiva. Sono stato convocato anche per le prossime gare, ma ho rinunciato perché il mio obiettivo è giocare tutte le partite con il Città di Varese. In Nazionale hanno capito la mia volontà e ci tornerò con le prossime convocazioni”.

Il Città di Varese prima di tutto, dunque, c’è un messaggio che vuoi dare ai tifosi?
“Ai tifosi voglio dire che ci vediamo allo stadio. Non mi era mai successo di giocare a porte chiuse, ed è davvero dura scendere in campo senza il loro supporto. Sono a tutti gli effetti il dodicesimo giocatore in campo e mi auguro di vederli al più presto al Franco Ossola per sostenerci”.