Cittanovese, mister Infantino: «Il segnale è chiaro: ci siamo e vogliamo lottare»

19.10.2020 19:30 di Redazione NotiziarioCalcio.com Twitter:    vedi letture
Cittanovese, mister Infantino: «Il segnale è chiaro: ci siamo e vogliamo lottare»

Ieri in sala stampa, al termine del match Sant'Agata-Cittanovese, l’analisi del tecnico Pietro Infantino.

“Abbiamo concretizzato le occasioni create nel primo tempo e abbiamo lottato, con agonismo, su ogni pallone – ha esordito il trainer -. Le squadre forti sono quelle che sanno rimanere unite anche nei momenti di difficoltà. Oggi abbiamo raccolto segnali positivi sul piano del carattere e del temperamento. Del resto, venivamo dal turno infrasettimanale di Rende, giocato su un campo pesante e molto differente da quello di oggi. Ripeto, il segnale è chiaro. Noi ci siamo e vogliamo lottare, con qualità e agonismo”.

Infortuni e cambi – “Nel secondo tempo – ha proseguito Infantino – ci siamo abbassati perché stanchi, in particolare sugli esterni. I cambi forzati ci hanno creato qualche difficoltà. Corso fuori per squalifica, poi subito out Cosenza per infortunio dopo 20’. In piena emergenza si fa male anche Viola e, nella ripresa, Lo Nigro. Barilaro e Crucitti rientravano oggi dai rispettivi infortuni. Era lecito attendersi stanchezza e un po’ di sofferenza. Noi non abbiamo mai mollato, al cospetto delle qualità enormi del Città di Sant’Agata”.

Cittanova tra le grandi – “Noi dovremo dimostrare quello che siamo ogni giorno – ha chiosato l’allenatore giallorosso -. Siamo ovviamente contenti per questo inizio di torneo. Ma il campionato è difficile e molto lungo. Ci sono compagini attrezzate per i piani alti e lotteranno per conquistare la vetta. Se proseguiamo così, compatti e umili, possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Noi non molliamo”.

Spada e fioretto – “Gli infortuni – ha aggiunto ancora il trainer siciliano – hanno condizionato qualcosina, ma noi l’avevamo preparata in un certo modo e così abbiamo provato a chiuderla. Alla lunga ci siamo abbassati, allungando i reparti. Ma era normale. In sette giorni abbiamo giocato tre volte, affrontando due trasferte. A volte serve il fioretto, altre volte la spada”.

Potenza offensiva – “Silenzi è un giocatore davvero importante, ma Dorato sta facendo vedere cose altrettanto buone – ha concluso Infantino -. Il primo sfrutta gli spazi, l’altro rompe le linee avversarie. Le cose si fanno insieme, da squadra. Si è visto nel gioco d’attacco e, ancor di più, quando difendevamo. Gli obiettivi si raggiungono da gruppo unito”.