Crema, l'ex Tacchinardi: "Che ora i giocatori si responsabilizzino"
Un addio doloroso. Senza porle sbattute o pa role al veleno, ma comunque un addio Alessio Tacchinardi si è dimesso dalla panchina del Crema.
Lunedi, all'indomani della sconfitta col Franciacorta, la terza nelle ultime quattro giornate, l’ormai ex tecnico nerobianco ha incontrato il consiglio d’amministrazione e, nel corso di una riunione-fiume durata oltre quattro ore, ha manifestato alla proprietà la decisione di abbandonare l'incarico.
«Una scelta che ho preso con la morte nel cuore. Moralmente sono a pezzi commenta Tacchinardi - anche perche ho creduto tantissimo in questo progetto. Ringrazio il presidente per la fiducia che mi ha sempre di mostrato e se sono arrivato all’idea di fermarmi proprio per il rispetto che devo alla dirigenza e a tutto l'ambiente: la squadra non ha bisogno di una semplice scossa, ha bisogno di un elettroshock. Spero che il cambio di allenatore glielo possa dare, lo non ci sono riuscito, ho fatto tutto quello che potevo per trasmettere un'anima battaglia ma evidentemente non è bastato».
Nel corso del confronto il presidente Enrico Zucchi ha piu volte cercato di convincere il tecnico a tornare sui suoi passi. Invano. Presentandole, Tacchinardi le aveva definite dimissioni irrevocabili e tali sono restate.
«Se in società mi avessero fatto passare quattro mesi da incubo sarei rimasto fino a farmi compatire. Invece no: dai tifosi alla dirigenza, qui mi sono sempre sentito rispettato, mi hanno trattato da re. tutti Sono profondamente dispiaciuto per non essere riuscito a portare la squadra dove pensavo po tesse arrivare. E' questo il rammarico, e se lascio è proprio perché spero che il mio passo indietro serva a gene rare una reazione. Se il Crema vorrà, le mie porte rimarranno aperte, anche a breve-medio termine. Ma ora è giusto che i giocatori si responsabilizzino. Detto questo, domenica sarò comunque a Mezzolara a seguirli e incitarli».
Per Tacchinardi. si tratta del secondo abbandono a stagione in corso, dopo quello che nel settembre 2013 l'aveva allontanato dal la panchina della Pergolettese. Proprio alla Pergolettese era tornato due anni dopo, restando per l'intera stagione e terminando il campionato al quarto posto. L'ultima esperienza prima del Crema l'aveva avuta a Lecco, nel 2018: subentrato a Delpiano, aveva condotto la squadra a un’eccellente settima posizione finale, rifiutando poi il rinnovo di con tratto per la stagione seguente.