Fidelis Andria-Taranto, gioca Papagni: "È il mio derby"

Aldo Papagni ha il suo derby del cuore. Fidelis Andria-Taranto di domani ha nell’allenatore biscegliese l’ideale punto di congiunzione.

«Più di un terzo della mia carriera calcistica – dice il tecnico – mi unisce a queste due piazze. Ho bei ricordi e lì sono stato molto amato. Magari mi avranno aiutato anche i risultati...».

Cinque stagioni con l’Andria, l’ultima scorsa culminata con una salvezza miracolosa, poi vanificata dai problemi economici che hanno costretto il club a ricominciare dalla D. A Taranto 4 anni con l’ultimapromozione sul campo dei rossoblù nel 2005 con il salto in C1. E poi il successo morale del 2015 quando gli ionici finirono dietro il Matera punito, però, mesi dopo con una penalizzazione che avrebbe determinato il sorpasso in vetta. «Il mio connubio con Andria e Taranto? Ho vissuto in simbiosi con le città e i tifosi».

Papagni ha un desiderio. «Vorrei che due eventi passati si intrecciassero tra loro. Nel 2004 portai la Fidelis ai playoff per la C1 persi con il Vittoria dopo due pareggi e per il peggiore piazzamento finale. Ma qualche settimana dopo ci fu il ripescaggio. Nel 2006 vinsi con il Taranto ad Andria 1-0 con gol di De Liguori. Una delle tappe che ci portò a giocare e vincere gli spareggi per salire in C1. Sarebbe splendido se a fine anno il Taranto fosse promosso e la Fidelis ripescata in C». L’attualità propone una sfida che in settimana ha vissuto qualche polemica a distanza di troppo. «È una sfida aperta tra due squadre che si sono rinforzate bene. Vorrei che si vivesse il tutto in modo sereno, senza che il calcio diventi un campo di battaglia, ma che si riuscisse a dare il buon esempio specie ai bambini. Rendiamo questo sport più umano e alla portata di tutti»