Una nuova era si prospetta per l’Olbia. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Felix Hotel, Romi Fuke della Sport & Tourism Investments ha illustrato dettagliatamente il suo ambizioso programma di rilancio, analizzando la complessa situazione attuale e delineando gli step che dovranno portare la società agli antichi splendori. La parola d'ordine è sostenibilità, un concetto chiave che Fuke, forte della sua esperienza imprenditoriale, intende applicare al mondo dello sport.

Romi Fuke ha spiegato la sua motivazione personale a intervenire in un contesto sportivo, definendola una forma di restituzione al territorio. "In questa fase della mia vita imprenditoriale ho voluto sposare, con lo sport, delle situazioni che potessero farmi sentire bene nel ridare ai territori quello che la vita imprenditoriale mi ha dato."

L'imprenditore ha subito chiarito che il rilancio dell'Olbia non sarà una soluzione lampo: "Il progetto Olbia non è a breve respiro: sarei poco credibile nel pensare che una situazione come quella dell’Olbia si possa risolvere in poco tempo." Ha espresso ammirazione per la passione della piazza e per i risultati ottenuti dalla squadra nonostante le grandi difficoltà.

Il percorso sarà diviso in fasi distinte: "Qua bisogna costruire e pianificare una prima fase di sistemazione dei conti per dare continuità operativa alla società, per poi affrontare un periodo di consolidamento e arrivare a una fase di accelerazione, dove immaginiamo l’Olbia in categorie superiori." L'obiettivo è chiaro: "Sarà un processo di tre anni, con il primo il più complicato."

Fuke ha rivelato la sua profonda convinzione nelle potenzialità del brand Olbia, paragonando l'operazione a quella di successo del Como. "Le molle sono state l’amore per il territorio, ormai è una seconda residenza, mi fa stare bene. Nell’Olbia vedo un’operazione in stile Como. Olbia è sicuramente capace di fare come e meglio di Como. Lì sono stati capaci di riemergere, io posso fare altrettanto."

L'ambizione è alta: "Il brand Olbia può emergere, è un polo di attrazione importante e deve diventarlo per tutta la Sardegna. Questo progetto può seriamente diventare internazionale: tutti conoscono Olbia e se ben promossa può diventare un punto di interesse."

Per raggiungere questi obiettivi, la strategia si concentrerà sull'attrarre ricavi e capitali attraverso partnership e sponsorizzazioni innovative, ma anche coinvolgendo la comunità. Si parla infatti di progetti di crowdfunding "per dare agli olbiesi una parte della società." Inoltre, si punterà a sviluppare collaborazioni tra imprese che potranno trovare nell'Olbia non solo visibilità, ma anche un momento di scambio e networking.

Nonostante l'operazione per l’acquisizione della società non sia ancora formalmente chiusa – "Ora non ho ancora chiuso l’operazione sulla società, i miei professionisti stanno studiando e analizzando tutta la situazione" – Fuke ha già dato un segnale forte di impegno finanziario e morale. "I pagamenti per i giocatori sono stati fatti al buio, volevo mandare un messaggio alla società. Per la prima volta ho messo davanti il cuore."

L’imprenditore ha espresso grande fiducia nei confronti del personale e dei calciatori che hanno gestito la situazione critica. "Voglio mandare un messaggio di fiducia a queste persone che fino ad oggi si sono spese e hanno fatto tanto nonostante la situazione finanziaria: su questi giocatori e staff voglio costruire la versione 2.0 di questa squadra." I rinforzi sono una priorità immediata: "Sicuramente quello dei rinforzi è la prima emergenza di questa squadra." Presto inizieranno i confronti con lo staff tecnico per acquisire nuovi giocatori.

Fuke ha infine lanciato un appello diretto all'amministrazione cittadina, chiedendo maggiore attenzione per il club. "Le amministrazioni comunali dedicano maggior focus ad altre priorità rispetto alle squadre sportive. Faccio un appello al Comune e al sindaco di Olbia, chiedo di guardare dentro questa realtà: non può non essere presa in considerazione." Ha rivelato che i contatti iniziali sono stati "freddi e a distanza," ma si augura che il progetto possa diventare un punto di interesse condiviso.

Riguardo al suo futuro ruolo, ha detto che gli piacerebbe fare il presidente, ma la priorità ora è strutturare il club con figure chiave come un direttore generale e un direttore sportivo. "Il progetto deve avere al centro le persone, perché esse fanno la differenza e fanno funzionare le cose anche quando i capitali non ci sono." La promessa è di "massimo impegno, serietà e trasparenza, ora e in corso d’opera. Questa società merita tanto, non solo in campo."

Sezione: Serie D / Data: Mar 02 dicembre 2025 alle 15:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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